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228 risultati trovati per "infortunio sul lavoro"

  • Il risarcimento danni dell'assicurazione è corretto?

    E se invece scoprissi che il risarcimento che ti spetta di diritto è, diciamo due, tre volte superiore? Introduzione: Proprio come la punta di un iceberg, il risarcimento dei danni nasconde dietro di sé una serie di importanti valutazioni mediche, considerazioni medico-legali e perizie tecniche che dimostreranno alla compagnia assicurativa ciò che REALMENTE ti spetta di diritto. Il risarcimento danni è un tuo diritto: In infortunistica consulting noi lo facciamo gratuitamente, senza chiederti nulla in cambio, senza ricevere provvigioni, senza schierarci. Il nostro compenso viene liquidato a norma di legge dalle compagnie assicurative, alle quali dimostriamo in maniera profonda, molto profonda, il tuo reale danno biologico, materiale e morale, facendo sì che tu riceva ciò che ti spetta direttamente sul tuo conto corrente. Perché il risarcimento è un diritto che non deve essere ostacolato da difficoltà economiche o burocratiche, e non smetteremo mai di difenderlo. Per rimanere aggiornato sul risarcimento danni vai alla nostra pagina: News & Aggiornamenti

  • Tutta la verità sul risarcimento danni da incidente stradale

    Hai avuto un incidente stradale e non sai come ottenere il risarcimento? Scopri tempi, procedure e dritte per ottenere il giusto indennizzo dalla tua compagnia assicurativa. Evita fregature e ottieni il risarcimento che meriti! Quanto tempo hai per richiedere il risarcimento? La legge stabilisce che il termine per richiedere il risarcimento danni da incidente stradale è di due anni dalla data del sinistro. Tuttavia, è consigliabile presentare la richiesta il prima possibile per evitare complicazioni e facilitare l'iter burocratico. Quanto tempo ha la compagnia per risarcire il danno? Le tempistiche per il risarcimento dipendono da diversi fattori, tra cui la gravità del sinistro, la presenza o meno di un modulo CAI firmato da entrambi i conducenti e l'eventuale necessità di accertamenti medico-legali. In generale, i tempi medi per il risarcimento sono i seguenti: 30 giorni: se il sinistro ha coinvolto solo due veicoli ed è stato compilato il modulo CAI firmato da entrambi i conducenti, e non sono state subite lesioni gravi. 60 giorni: se il sinistro ha causato danni alle cose e non è stato compilato il modulo CAI, oppure se il modulo è stato firmato solo da un conducente. 90 giorni: se il sinistro ha causato lesioni alle persone. Come ottenere il risarcimento di un incidente nel minor tempo possibile? Per ottenere il risarcimento nel minor tempo possibile, è importante seguire alcuni consigli: Denunciare il sinistro alla propria compagnia assicurativa entro 3 giorni dall'incidente. Compilare accuratamente il modulo CAI, se possibile firmato da entrambi i conducenti. Fornire alla compagnia tutta la documentazione necessaria, come il verbale dei vigili urbani, le foto dei danni e le fatture delle riparazioni. In caso di lesioni, far valutare il proprio danno biologico da un medico legale. Se si ha bisogno di assistenza, rivolgersi a un professionista esperto in infortunistica stradale. Cosa fare se la compagnia assicurativa non risponde o fa un'offerta risarcitoria troppo bassa? Se la compagnia assicurativa non risponde entro i termini previsti o se l'offerta risarcitoria è troppo bassa, è possibile: Inviare un reclamo alla compagnia. Adire le vie legali, avvalersi di una struttura specializzata in Infortunistica Stradale. Ricorda: è importante non accettare mai un'offerta risarcitoria senza averla valutata attentamente. In caso di dubbi, è sempre consigliabile rivolgersi a un professionista per tutelare i propri diritti., cerca la filiale più vicina, clicca << QUI >> In questo blog troverai altri articoli utili su: Come compilare il modulo CAI Come calcolare il danno biologico Come scegliere un patrocinatore per infortunistica stradale Se hai subito un incidente stradale e hai bisogno di aiuto per ottenere il risarcimento dei danni, non esitare a contattarci.

  • Come dimostrare di avere ragione in un incidente stradale?

    La perizia cinematica è il risultato di un lavoro molto complesso. parole: la ctu viene eseguita sotto impegno solenne di svolgere con onestà e imparzialità il proprio lavoro

  • In due in motorino, responsabili anche i genitori

    E' estesa ai genitori del conducente la responsabilità non solo per i danni causati a terzi, ma anche al passeggero terzo trasportato sul motorino. Introduzione: Da oggi, in Italia, come già nel resto d’Europa, anche i ragazzi con 16 anni d’età, benché non ancora maggiorenni, purché “patentati”, potranno viaggiare in due in moto (purché il trasportato abbia più di 5 anni). Il nostro Paese ha infatti approvato la legge di adeguamento alla normativa comunitaria , sancendo definitivamente la libertà del trasporto di passeggeri su due ruote anche per i ragazzi più giovani, che hanno, cioè, un’età compresa tra 16 e 18 anni (i maggiorenni potevano già farlo in precedenza, mentre resta esclusa la fascia 14-15 anni). Il motorino: La nuova norma si applica a tutti i mezzi che possono essere guidati dai sedicenni: un motorino, una microcar o una moto “125” (non un’autovettura, nemmeno se il ragazzo ha la licenza per la guida accompagnata, ottenibile a 17 anni, ma consente di avere a bordo solo l’adulto che funge da “istruttore”). Bisogna poi verificare che il mezzo sia realmente omologato per trasportare un passeggero: un controllo facile da eseguire attraverso la lettura del documento di circolazione (lì viene indicato il numero dei posti che, di norma, è limitato a uno soltanto sui ciclomotori più vecchi). Il codice della strada: Resta, in ultimo, l’obbligo del rispetto di tutte le norme del codice della strada, ivi compreso l’obbligo del casco, le cinture di sicurezza sulle microcar, e di stare seduti sui veicoli a due ruote utilizzando correttamente il sellino e i poggiapiedi, e badando di star bene in equilibrio. Il trasportato non può avere meno di cinque anni, e in caso di sinistro è sempre risarcito indipendentemente dalla responsabilità o meno del conducente, leggi il nostro approfondimento. La responsabilità dei genitori: In secondo luogo è necessario considerare che ora i genitori – di norma responsabili per tutti i danni causati a terzi (si pensi ai pedoni) o a cose dal figlio minorenne alla guida della moto – oggi risponderanno anche degli eventuali danni causati al passeggero, nei limiti in cui non venga risarcito dall’assicurazione. Ciò potrebbe avvenire, per esempio, nel caso in cui il mezzo non sia coperto da polizza rc auto, la polizza sia scaduta, oppure il danno superi il massimale assicurato: cosa tutt’altro che improbabile visto che si tende, per i ciclomotori, a ridurre la copertura massima con l’assicurazione, al fine di pagare di meno (visto che spesso è corrisposta dal ragazzo privo di occupazione), sebbene poi i danni derivanti dalla circolazione a due ruote siano proprio quelli più ingenti (potendo spesso portare al decesso). Non solo, se il passeggero era senza casco o il mezzo non è omologato per due posti, la compagnia può eccepire che il trasporto avveniva in modo irregolare e quindi si rivarrà sul genitore. I genitori sono anche responsabili, a livello patrimoniale, del pagamento delle multe per le contravvenzioni poste dal conducente. L’unico modo, per i genitori (o per chi ne fa le veci) di andare esenti da responsabilità è di dimostrare di non aver potuto impedire il fatto: il che non corrisponde con il fatto che il ragazzo abbia preso la moto in assenza di permesso se le chiavi erano facilmente visibili e poste alla portata di tutti. I genitori non sono responsabili, invece, a livello penale: Difatti, spiegano i nostri esperti di infortunistica stradale, il ragazzo che ha compiuto 14 anni è responsabile personalmente dei reati commessi (se ritenuto capace di intendere e volere). Così, se il terzo trasportato dovesse ferirsi o, addirittura, morire a causa del mancato rispetto delle norme di sicurezza o prudenza, a risponderne sarà il conducente minorenne; tuttavia il risarcimento dei danni alla famiglia del defunto saranno coperti dalla assicurazione o, in mancanza, dai genitori del conducente. Dunque, il conducente è tenuto a un obbligo di massima prudenza, altrimenti potrebbe egli stesso farne le spese. Dovrà, a tal fine, assicurarsi che i passeggeri rispettino le norme di sicurezza, indossino il casco (o le cinture sulle microcar), stiano seduti correttamente, non commettano imprudenze. Le patenti: Anche i ragazzi tra 16 e 18 anni, dunque, potranno trasportare un passeggero a bordo di uno dei veicoli guidabili a 16 anni con patenti che si possono possedere a quell’età e cioè: AM: (chi ne è titolare può guidare i ciclomotori, i quadricicli leggeri (microcar da città) e caratterizzati da una massa a vuoto che non supera i 350 chili, una velocità massima non superiore a 45 km/h e una cilindrata che non superi i 50 centimetri cubi se a benzina o con potenza fino a 4 kiloWatt se a gasolio o elettrici; veicoli a tre ruote con gli stessi limiti di cilindrata e velocità), A1: (motocicli di cilindrata massima 125, potenza massima di 11 kilo-Watt e rapporto potenza/peso non superiore a 0,1 kilo-Watt per chilogrammo), B1: (quadricicli che non rientrano fra i leggeri). 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  • Il risarcimento per il Colpo di Frusta nel 2023

    Ecco cosa stabilisce la Cassazione per il riconoscimento economico del danno in assenza di esami strumentali. Introduzione: La tipica conseguenza di un tamponamento in auto è il così detto colpo di frusta. Per valutare l’entità del danno sarà necessario effettuare degli accertamenti clinici, in quanto le compagnie di assicurazioni chiedono di fornire esami strumentali per riconoscere il risarcimento. Ora non più, in quanto recentemente, la Cassazione ha stabilito che ci sono altri modi per verificare il colpo di frusta, per cui non esiste solo la lastra per dimostrare che il conducente che ha subìto l’impatto ha riportato un danno per il quale si ha diritto al risarcimento. Anzi: basterebbero l’esame clinico e quello visivo per trovarsi davanti all’evidenza di una lesione micropermanente. Vediamo, allora, a che cosa ha diritto l’automobilista e come funziona il risarcimento da colpo di frusta. Colpo di frusta: cosa serve per avere il #risarcimento? La compagnia di assicurazioni può rifiutarsi di riconoscere il risarcimento da colpo di frusta se non vengono presentate delle prove strumentali che dimostrino l’esistenza del danno effettivo. A tal proposito, la persona che ha subìto l’incidente deve effettuare tutti gli esami necessari a stabilire l’entità della lesione e conservare ogni documento ed ogni certificato rilasciato dai sanitari. Di conseguenza ci si ponevano le solite domande: quali sono quelle prove strumentali necessarie? Serve una radiografia per dimostrare il danno? La Cassazione: È su questo che è intervenuta la Cassazione con un’ordinanza in cui sostiene che la lastra, per quanto possa essere opportuno farla, non è indispensabile ai fini del risarcimento. Secondo i giudici supremi, a tale scopo non conta soltanto la storia clinica del danneggiato, ma per accertare la lesione «suscettibile di accertamento medico-legale» ci possono essere altri criteri medici come l’esame visivo e quello clinico. D’altra parte, sottolinea la Cassazione, la Consulta non ha mai stabilito nelle sue sentenze che la lastra abbia una priorità quando si tratta di risarcire il danno da colpo di frusta. La Suprema Corte, inoltre, spiega che quando si parla di un esame strumentale dopo l’incidente, l’esito può essere relativo. Nel dover dimostrare al di fuori di ogni ragionevole dubbio le conseguenze di un sinistro, infatti, una radiografia può mostrare una lesione non compatibile con la dinamica dell’incidente, così come un esame clinico senza una lastra può mostrare degli indizi inequivocabili. Colpo di frusta: come chiedere il risarcimento? Dunque, con o senza radiografia, il danno da colpo di frusta va dimostrato per ottenere il risarcimento. Bisogna, comunque, seguire una procedura che parte dall’istante immediatamente successivo all’incidente. Innanzitutto, va compilata la constatazione amichevole da entrambe le parti coinvolte nel sinistro, raccogliendo, possibilmente, eventuali testimonianze. Subito dopo, è necessario recarsi al più vicino pronto soccorso per un accertamento delle lesioni. Se i controlli medici evidenziano la presenza del colpo di frusta, vengono rilasciati gli opportuni certificati e la diagnosi con i giorni previsti per la guarigione. Tale periodo può essere prolungato dal medico nel caso in cui ci siano ancora dei disturbi durante la degenza a domicilio. Completata la guarigione, si inoltra la domanda di risarcimento alla compagnia di assicurazioni, la quale nomina un medico legale per effettuare una visita di controllo e per esaminare la documentazione sanitaria. In base a questi elementi verrà fatta una stima della percentuale di invalidità della persona lesa e del risarcimento da riconoscere. Nel caso in cui il diretto interessato ritenga la cifra troppo bassa, può agire in tribunale affinché sia un giudice a stabilire l’importo del risarcimento, passando prima attraverso una richiesta di negoziazione assistita. Il giudice può anche stabilire in determinati casi il rimborso dei danni morali, oltre a quelli fisici. Si tratta, di norma, di una cifra compresa tra un quarto e la metà dell’importo relativo al il danno biologico e viene riconosciuta nel caso in cui la persona lesa abbia subìto delle sofferenze particolari e insolite per la sua situazione oppure se le sue condizioni lo hanno sottoposto a un imprevisto disagio. In conclusione: Infine, aggiungono i nostri esperti di Infortunistica Stradale, sempre il tribunale può aumentare fino al 20% in più, con sentenza motivata, l’importo del risarcimento in casi particolari, come ad esempio quando il danno accertato ha inciso in modo rilevante e documentato su determinati aspetti del movimento e/o delle relazioni personali. Per rimanere aggiornato vai alla nostra pagina: News & Aggiornamenti

  • Come assicurare l'appartamento in un condominio.

    Quali sono le tipologie di rischio in cui la sola polizza del condominio non è sufficiente. Introduzione Cerchiamo di capire perché è importante avere l'assicurazione sulla casa anche per gli appartamenti in condominio grazie al supporto dei nostri esperti nel Risarcimento Danni Abitazioni. Assicurazione condominio: la gestione del contratto. Il primo aspetto da considerare è relativo al fatto che la gestione di tutte le tematiche di carattere amministrativo, collegate alla polizza del condominio, sono in capo all'amministratore. È l'amministratore che: provvede al pagamento annuale dei premi, qualora il condominio abbia i fondi, e che provvede a denunciare il sinistro alla compagnia, definisce inoltre la somma da assicurare, che richiede alla Compagnia l'attivazione delle diverse garanzie opzionali, che viene a conoscenza, per primo, di eventuali problemi relativi all'operatività della garanzia, che ha la copia originale del contratto. Polizza condominiale e polizza privata. Le polizze sui fabbricati hanno molte garanzie che si "sovrappongono" alla polizza della casa, costituisce pertanto una buona protezione delle mura e dei relativi impianti ma esistono alcune aree di "scopertura". I casi più noti sono relativi ai danni al fabbricato (leggi il nostro approfondimento sul risarcimento danni da infiltrazioni) da acqua condotta a seguito di rottura di beni riferibili al contenuto dell'abitazione (es. elettrodomestici e relativi flessibili) e non da tubazioni del fabbricato. Questo danno è normalmente escluso dalle polizze condominiali, mentre viene ricompreso nell'assicurazione privata. Assicurazione casa: cosa integrare. Vediamo ora le garanzie tipiche dell'assicurazione casa, che non trovano corrispondenza in un prodotto per il condominio. Il primo aspetto da considerare è la copertura di tutto ciò che non riguarda le mura, ma il contenuto degli immobili, ovvero tutto quanto esistente all'interno dei locali (mobilio, apparecchiature elettroniche, gioielli e beni personali in genere). I nostri esperti nella materia del risarcimento danni ci portano a fare una riflessione, in quanto i beni esistenti nei locali, oltre che essere valori da proteggere, possono anche costituire una fonte di rischio per danni a terzi. Immaginiamo, ad esempio, un corto circuito nella lavastoviglie, attivata sovente prima di uscire di casa per trovare il lavaggio ultimato al rientro, che può essere causa di incendio mentre l'assicurato si trova fuori dai locali. In conclusione. Per una copertura completa e per essere tutelati in caso di rischi imprevisti è importante trovare il giusto equilibrio e la giusta integrazione tra assicurazione condominio e assicurazione casa, in questo è fondamentale il supporto di Agenti Assicurativi specializzati e compenti oltre che strutturati, come l'autorevole piattaforma OnLine RiskManagement24 , la piattaforma italiana che mette in sicurezza la tua famiglia o la tua azienda in caso di necessità, grazie ad un piano assicurativo disegnato su misura. Per rimanere aggiornato sulle novità in ambito Assicurativo vai alla nostra pagina: News & Aggiornamenti

  • Danno da Incapacità Lavorativa Specifica: Come si Calcola il Risarcimento

    HAI SUBITO UN INFORTUNIO E NON SAI COME OTTENERE IL RISARCIMENTO DEL DANNO DA INCAPACITÀ LAVORATIVA SPECIFICA specifica Il danno da incapacità lavorativa specifica è il danno patrimoniale che la vittima di un infortunio subisce a causa della totale o parziale impossibilità di svolgere il proprio lavoro. : Tipo di lavoro svolto dalla vittima Entità del reddito perso Percentuale di invalidità Fattori che influenzano il risarcimento Il risarcimento è maggiore per: Lavori più remunerativi Percentuali di invalidità

  • Assicurazione obbligatoria Rc auto anche per le auto non utilizzate.

    L’assicurazione per l’auto andrà pagata anche se il veicolo è fermo e non viene utilizzato. A stabilirlo è la direttiva europea in materia di Rc auto approvata dal Parlamento europeo. Rc auto obbligatoria: A stabilirlo è la direttiva europea in materia di polizze approvata dal Parlamento europeo che si allinea alle sentenze della Corte di Giustizia Ue sull’argomento. Dopo l’adozione del Consiglio Ue, gli Stati membri, avranno due anni di tempo per recepire la direttiva. Attualmente, confermano gli esperti di Infortunistica Stradale, in Italia non c’è l’obbligo di copertura assicurativa in aree private e in stato di fermo. La nuova direttiva prevede che chi tiene la vettura o un altro veicolo, come le moto, nel suo cortile, nel garage o in un terreno privato dovrà comunque pagare la polizza. La direttiva non consente neanche di sospendere una Rc auto quando non si utilizza il mezzo. Sono esclusi dall’obbligo solo quei mezzi che costituiscono un “relitto”, privi di ruote, motore o parti essenziali che non ne permettono più la circolazione, e i veicoli che sono stati regolarmente ritirati dalla circolazione. La direttiva approvata dal Parlamento Ue va a modificare la direttiva 2009/103 in materia di responsabilità civile e si allinea alle sentenze della Corte di Giustizia Ue sull’argomento. L’ultima, risalente allo scorso 29 aprile, stabilisce che devono essere assicurati tutti i veicoli conformi alle funzioni di trasporto, a prescindere se fermi o in movimento, se in area pubblica o privata. Le nuove regole non sono in vigore da subito: Bisogna prima aspettare l’adozione formale da parte del Consiglio Ue e la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Dopo, gli Stati membri avranno due anni di tempo per recepire la direttiva. Oggi in Italia le norme non impongono l’obbligo di copertura assicurativa in aree private e permettono di sospendere la polizza in caso di inutilizzo. Attenzione!!!!! In caso d’incidente è il proprietario a dover pagare i danni subiti dalla vittima. Per rimanere aggiornato vai alla nostra pagina: News & Aggiornamenti

  • Quanto paga l'assicurazione in caso di lesioni a seguito di incidente stradale?

    Non è semplice rispendere in breve, in quanto anche la stessa lesione può prevedere indennizzi diversi, dovuti alle molteplici variabili riscontrabili. Lesioni da incidente stradale, quanto viene rimborsato? Non è semplice rispendere in breve, in quanto anche la stessa lesione può prevedere indennizzi diversi, dovuti alle molteplici variabili riscontrabili. Ci limitiamo pertanto a riportare tutte le voci interessate. L'assicurazione è tenuta a risarcire: 1) Biologico permanente: ogni lesione provocata dall’incidente viene quantificata e risarcita, utilizzando le tabelle apposite. Il calcolo del danno biologico verte su due fattori: - la percentuale del danno biologico (più è alta la percentuale di invalidità e maggiore sarà il risarcimento); - l’età dell’interessato (più è alta e minore sarà il risarcimento). 2) L’invalidità temporanea: La compagnia assicurativa risarcisce la persona per ogni giorno in cui - a causa dell’incidente - non si è potuta muovere come avrebbe voluto. 3) Rimborsa inoltre le spese mediche sostenute per il processo di guarigione. Il classico colpo di frusta A titolo di mero esempio può essere citato il classico "colpo frusta", che viene valutato circa 1 o 2 punti percentuali, o la rottura di un legamento, quantificata di norma da 3 a 5 punti percentuali. Per ottenere il risarcimento delle lesioni più lievi i nostri esperti di avvertono che le stesse devono essere strumentalmente accertate ed evidenziate da un medico legale fiduciario. Difficilmente le compagnie vanno oltre il riconoscimento dei giorni di prognosi del pronto soccorso, liquidando di fatto solo una parte di Invalidità temporanea e nulla di permanente. Per capire il valore economico delle singole voci è possibile utilizzare il calcolatore dell'autorevole piattaforma Risarcimenti24 Per approfondire l'argomento visita la nostra sezione News & Aggiornamenti

  • Incidenti stradali: cosa fare in caso di sinistro

    Se sei vittima di un incidente stradale, scopri in quali casi puoi tutelare il tuo diritto al risarcimento dei danni materiali e dei danni biologici sia temporanei che permanenti. In caso di incidente è fondamentale conoscere i propri diritti, ma soprattutto i propri doveri per essere risarciti. La cosa più semplice da fare è: compilare il modulo blu di constatazione amichevole (C.A.I.), che l’impresa ti ha fornito al momento della sottoscrizione della polizza e inviarlo alla tua Assicurazione. In caso di accordo sulla dinamica del sinistro è importante che il modulo blu venga firmato da entrambi i conducenti coinvolti, per abbreviare le tempistiche del risarcimento dei danni; in caso di disaccordo è comunque utile compilare il modulo singolarmente per fornire la propria versione della dinamica del sinistro. Se non è stato compilato il modulo blu, in ogni caso devi informare la tua Compagnia per iscritto, e formulare, anche nel tuo interesse, la cosiddetta “denuncia cautelativa”, ossia la descrizione del sinistro. Per ottenere il risarcimento del danno subito, esistono due diverse procedure: la procedura ordinaria e quella di risarcimento diretto. Procedura di Risarcimento Diretto: E' quella che tutti bene o male conosciamo. Puoi attivarla, rivolgendoti direttamente all'Assicurazione, se nell’incidente sono stati coinvolti solo due veicoli, entrambi immatricolati e assicurati in Italia, se non sei responsabile del sinistro (o lo sei solo in parte). Con questa procedura puoi chiedere il risarcimento diretto dei danni al veicolo e alle cose trasportate e delle lesioni fino a 9 punti di invalidità (dette lesioni lievi). Importante: La procedura di risarcimento diretto è applicabile anche se sull’uno o sull’altro veicolo coinvolto nell’incidente sono presenti oltre ai conducenti altre persone (terzi trasportati) che hanno subìto lesioni anche gravi (oltre i 9 punti); non si applica, invece, in caso di danni fisici subìti da passanti. Procedura Ordinaria: Negli altri casi (incidenti nei quali siano rimasti coinvolti più di 2 veicoli, o a causa dei quali siano derivate lesioni a passanti, o lesioni al conducente superiori a 9 punti di invalidità ed incidenti con veicoli immatricolati all’estero) dovrai seguire la procedura di risarcimento ordinaria. Occorre quindi, fare richiesta di risarcimento all’Assicurazione del veicolo responsabile dell’incidente. In questi casi specifici è consigliabile affidarsi a strutture specializzate nella materia, in quanto la prassi da mettere in atto non è così semplice come nel primo caso. Termini per l’offerta del risarcimento: Qualsiasi procedura sia stata attivata, l'impresa è tenuta a formulare l’offerta di risarcimento entro 60 giorni dalla data in cui ha ricevuto la richiesta per i danni alle cose o al veicolo ed entro 90 giorni per i danni alla persona. Il termine di 60 giorni si riduce a 30 giorni se i due conducenti dei veicoli coinvolti sottoscrivono congiuntamente il modulo di constatazione amichevole di incidente (C.A.I. o modulo blu). Per il caso di lesioni alla persona, non tutti sanno che, i 90 giorni decorrono dalla data di presentazione di un certificato medico di avvenuta guarigione o di stabilizzazione dei postumi. Per ottenere il risarcimento nei termini sopra indicati è molto importante che la richiesta sia completa di tutti gli elementi previsti dalla legge, ecco perché è consigliabile affidarsi a società specializzate nell'ambito del risarcimento danni. Una volta definito l'importo da liquidare, l'impresa è tenuta ad effettuare il pagamento entro i successivi 15 giorni. Lesioni in qualità di terzo trasportato: Se subisci lesioni personali in qualità di terzo trasportato presenta la richiesta di risarcimento all'impresa del veicolo sul quale viaggiavi, che provvederà entro 90 giorni al risarcimento del danno fino all’importo del massimale minimo di legge, a prescindere dall’accertamento della responsabilità dei conducenti. La compagnia di Assicurazioni che ha effettuato il risarcimento si rivarrà sull'impresa di assicurazione del responsabile del sinistro. Conciliazione Paritetica: In caso di controversia con la compagnia di assicurazione sulla dinamica del sinistro o sulla quantificazione dei danni, qualora la richiesta di risarcimento non sia superiore a 15.000 euro, è possibile evitare di ricorrere al giudice attivando la procedura di Conciliazione Paritetica. Identificazione dei testimoni: In caso di sinistri con soli danni a cose ricordati di indicare il nome di eventuali testimoni presenti sul luogo dell’incidente fin da subito, nella denuncia di sinistro o comunque nel primo atto formale che manderai all’Assicurazione. L’identificazione avvenuta in un momento successivo potrebbe infatti comportare l’inammissibilità della prova testimoniale addotta. Per rimanere sempre aggiornato vai alla pagina: News & Aggiornamenti

  • Perché rivolgersi ad un'agenzia di Infortunistica Stradale?

    Infortunistica sono indispensabili in tutti quei casi in cui, a seguito di sinistri stradali o incidenti sul lavoro ottenere il congruo risarcimento del danno nel minor tempo possibile, svolgendo per l’assistito tutto il lavoro

  • Fondo Garanzia Vittime della Strada

    Il Fondo gestito da Consap è stato istituito per il risarcimento dei danni conseguenti ad Incidenti stradali causati, nella maggior parte dei casi, da veicoli non identificati o non assicurati. Introduzione: La prima domanda che sorge parlando di risarcimento danni contro ignoti, è certamente questa: chi paga i danni? Essendo infatti il danneggiante non identificato ci si chiede chi risarcisce i danni al suo posto. Secondo i nostri esperti di Infortunistica Stradale, la riposta a questo quesito si chiama Fondo di garanzia per le vittime della strada , che è stato istituito proprio per tutelare e risarcire chiunque subisca un danno prima di tutto fisico a seguito di un sinistro stradale, laddove non c’è possibilità di ricorrere direttamente all’assicurazione del danneggiante perché ad esempio non assicurato o come nel caso di cui stiamo parlando, non identificato. Il Fondo di garanzia, di volta in volta designerà una compagnia assicuratrice che provvederà a svolgere tutte le operazioni di accertamento sul sinistro fino alla liquidazione del risarcimento danni. Quali danni vengono risarciti dal fondo vittime della strada? Il risarcimento danni contro ignoti non copre tutti i danni subiti a seguito di sinistro stradale. In particolare, i danni all’autoveicolo vengono risarciti solo in presenza di determinate condizioni. Ma andiamo con ordine. Se un pirata della strada ha causato un incidente nel quale il danneggiato ha subìto lesioni fisiche, il risarcimento potrà coprire integralmente questo tipo di danno, a prescindere dalla sua entità. Quindi si può dire che il risarcimento danni contro ignoti per le lesioni fisiche è sempre previsto. Diverso è invece il discorso relativo ai danni subìti dal veicolo. In questo caso, infatti, il risarcimento contro ignoti si potrà ottenere soltanto se dal sinistro sono derivate lesioni fisiche gravi alla persona. Ma in cosa consistono le lesioni gravi? Si parla di lesioni gravi (o non lievi) quando il danno fisico accertato compromette l’integrità psicofisica del danneggiato in misura superiore al 9% . In questi casi è previsto quindi il risarcimento contro ignoti anche in caso di danni alle cose, seppur in presenza di una franchigia di 500 euro, il che significa che il danno sarà risarcibile solo se superiore ai 500 euro e solo per la parte eccedente tale soglia. Quindi, ad esempio, in caso di danno valutato 3.000 euro, sarà risarcita solo la parte superiore a 500 euro, vale a dire 2.500 euro. Per rimanere sempre aggiornato vai alla nostra pagina: News & Aggiornamenti

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