Scopri le implicazioni legali di un malore improvviso alla guida. Chi è responsabile? Infortunistica Consulting ti tiene informato.
Negli ultimi tempi, l'aumento dei sinistri causati da automobilisti che si sentono male alla guida è fonte di crescente preoccupazione.
Ma cosa succede se un conducente, a causa di un malore improvviso, perde il controllo dell'auto e provoca un incidente stradale?
A chi spetta risarcire i danni?
Le risposte a queste domande sono state delineate da una serie di sentenze della Suprema Corte di Cassazione.
In una recente pronuncia, la Corte ha chiarito che la difesa del conducente deve essere supportata da prove concrete, capaci di rendere plausibile la tesi che l'evento sia stato il risultato di un malore improvviso e imprevedibile sin dall'accensione del motore.
È essenziale dimostrare che il malore era non solo improvviso, ma anche imprevedibile.
Se il conducente avrebbe potuto prevedere il malore, spiegano i nostri esperti di Infortunistica Stradale, l'obbligo di prudenza lo avrebbe dovuto indurre a desistere dalla guida prima che si verificasse l'incidente.
Il giudice, nel valutare l'infermità del conducente e la sua capacità di intendere e volere, tiene conto di diversi fattori, come l'età e le condizioni fisiche e psicologiche dell'imputato. È cruciale distinguere tra malore improvviso e colpo di sonno dovuto alla stanchezza accumulata durante la guida prolungata.
Se il malore è causato dalla stessa condotta del conducente (ad esempio, una guida prolungata senza pause), la responsabilità ricade interamente su di lui.
In conclusione:
L'onere della prova del malore improvviso non spetta al conducente, ma al giudice, il quale presume che il conducente fosse sano e in grado di intendere e volere, a meno che non ci siano prove specifiche di patologie.
Resta aggiornato con le ultime notizie e informazioni su questi argomenti consultando i nostri aggiornamenti su Infortunistica Consulting News.
Comments