Risarcimento morte animale domestico: quando è possibile ottenerlo e cosa dice la legge
- Bozzolan Alessandro
- 10 nov
- Tempo di lettura: 4 min
Scopri quando spetta il risarcimento morte animale domestico, come funziona la responsabilità, quali danni sono riconosciuti e come ottenere un indennizzo.

Introduzione
La perdita di un animale domestico rappresenta un evento doloroso, capace di lasciare un vuoto profondo in chi lo ha amato e accudito.
Oltre al dolore emotivo, sorge spesso una domanda: è possibile ottenere un risarcimento per la morte dell’animale domestico, soprattutto se causata da colpa o negligenza altrui?
La legge e la giurisprudenza italiana stanno riconoscendo sempre più il valore affettivo del rapporto con gli animali d’affezione, arrivando in alcuni casi a riconoscere un danno risarcibile anche per la sofferenza morale.
Chi è responsabile della morte di un animale domestico?
In base all’art. 2052 del Codice Civile, il proprietario o il detentore di un animale risponde dei danni da esso cagionati, anche se non ha colpa diretta.
La responsabilità è oggettiva, quindi basta che l’animale provochi un danno perché il proprietario sia tenuto al risarcimento, salvo che provi il caso fortuito (un evento imprevedibile e inevitabile).
👉 Esempio pratico: se un cane aggredisce un altro animale causandone la morte, il proprietario del cane aggressore è responsabile e può essere chiamato a risarcire sia il danno economico che quello affettivo.
Il riconoscimento del dolore per la perdita dell’animale
Il tema del risarcimento morte animale domestico non riguarda solo il valore materiale, ma anche il danno morale derivante dalla perdita di un compagno di vita.
Sebbene la Cassazione mantenga una posizione prudente, numerosi tribunali (tra cui Brescia, Venezia, La Spezia e Prato) hanno riconosciuto il diritto al risarcimento del danno non patrimoniale.
Queste sentenze si fondano su un principio costituzionale:
Il legame affettivo con l’animale rientra nelle “formazioni sociali” in cui si svolge la personalità dell’individuo, tutelate dall’articolo 2 della Costituzione.
Il risarcimento non è automatico: serve la prova del danno
È importante sapere che il risarcimento per la morte dell’animale domestico non è automatico.
Chi lo richiede deve dimostrare concretamente la sofferenza subita, attraverso elementi come:
testimonianze di familiari e conoscenti;
fotografie o video che attestino la convivenza e il legame affettivo;
spese veterinarie e documentazione sanitaria;
dichiarazioni del veterinario.
Il giudice, accertata la veridicità del danno, stabilisce l’importo in via equitativa, valutando la gravità del fatto e il tipo di rapporto.
Altri danni risarcibili oltre alla sofferenza morale
Oltre al dolore interiore, il proprietario può richiedere il risarcimento dei danni patrimoniali, come:
Tipologia di danno | Descrizione | Esempio pratico |
Danno economico diretto | Valore commerciale dell’animale | Cane di razza con pedigree, animale da competizione o da lavoro |
Spese veterinarie | Costi sostenuti per tentare di salvarlo | Interventi, cure, farmaci |
Spese post decesso | Costi di smaltimento o cremazione | Servizi funebri per animali |
Danno morale | Dolore e sofferenza per la perdita | Trauma emotivo riconosciuto dal giudice |
Cosa valutano i giudici nei casi di risarcimento
Nel riconoscere un risarcimento morte animale domestico, i giudici tengono conto di vari fattori, tra cui:
la convivenza effettiva (animale in casa o fuori);
l’intensità del legame affettivo;
le circostanze del decesso (se traumatico o dovuto a incuria altrui);
le prove fornite dal richiedente.
Ogni caso viene valutato singolarmente, con importi che possono variare da poche centinaia a diverse migliaia di euro, in base alla gravità della perdita e alla prova del danno.
Cosa fare per ottenere il risarcimento
Se sospetti che la morte del tuo animale domestico sia dovuta alla colpa o negligenza di terzi (un veterinario, un vicino, un altro animale, un incidente stradale, ecc.), segui questi passaggi:
Raccogli subito prove (foto, testimonianze, verbali delle autorità).
Richiedi una perizia veterinaria per accertare la causa del decesso.
Conserva tutte le spese sostenute (cure, cremazione, ecc.).
Rivolgiti a un consulente legale specializzato in risarcimento danni.
👉 Gli esperti di Infortunistica Consulting possono assisterti nella valutazione del caso e nella richiesta di risarcimento per la morte dell’animale domestico, guidandoti in ogni fase con competenza e sensibilità.
FAQ – Domande frequenti sul risarcimento morte animale domestico
1️⃣ Posso ottenere un risarcimento se un’auto ha investito il mio cane o gatto?
Sì. Se il conducente è responsabile dell’incidente, è tenuto a risarcire sia il danno materiale (valore dell’animale e spese veterinarie) sia quello morale, se provato.
2️⃣ E se la colpa è del veterinario?
In caso di negligenza o errore professionale, il veterinario può essere chiamato a rispondere civilmente dei danni subiti dal proprietario, previo accertamento della condotta.
3️⃣ Quanto può ammontare il risarcimento?
L’importo varia da caso a caso, ma le recenti sentenze hanno riconosciuto somme da 500 a oltre 5.000 euro, a seconda dell’intensità del legame e delle prove fornite.
4️⃣ Serve l’assistenza di un legale?
Assolutamente NO. Un consulente esperto può valutare la strategia migliore per ottenere il risarcimento e gestire la pratica con le assicurazioni in sede stragiudiziale.
Conclusione
Il riconoscimento del risarcimento per la morte di un animale domestico rappresenta un passo importante verso una società più empatica e giusta, che valorizza il legame affettivo tra persone e animali.
Se ti trovi in una situazione simile e desideri capire se hai diritto a un indennizzo, contatta Infortunistica Consulting: i nostri professionisti sono a disposizione per offrirti una consulenza personalizzata e gratuita.






