Come proteggersi dai rischi catastrofali
- Bozzolan Alessandro
- 11 mar
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 25 mar
Proteggi la tua azienda dai rischi catastrofali con le nuove polizze obbligatorie. Scopri chi è coinvolto, gli eventi coperti e le sanzioni.

Rischi catastrofali, una piccola premessa
Negli ultimi anni, il cambiamento climatico e l’aumento della frequenza di eventi estremi hanno causato danni sempre più ingenti al tessuto economico e sociale. Terremoti, alluvioni, frane e altri fenomeni catastrofali possono compromettere la stabilità di molte aziende, causando perdite economiche e ostacolando la ripresa delle attività. Per questo motivo, il Governo italiano ha introdotto un obbligo di copertura assicurativa per le imprese, al fine di garantire una maggiore resilienza e protezione contro i danni derivanti da calamità naturali.
Chi è coinvolto nell’obbligo assicurativo?
L’obbligo di stipulare un’assicurazione per eventi catastrofali riguarda tutte le imprese con sede legale in Italia o con una stabile organizzazione sul territorio nazionale. Ogni azienda dovrà dotarsi di una polizza assicurativa per proteggere i propri beni produttivi, inclusi:
Terreni;
Fabbricati industriali e commerciali;
Impianti e macchinari;
Attrezzature iscritte a bilancio.
Tuttavia, le imprese agricole, come definite dall’articolo 2135 del Codice Civile, sono escluse da questo obbligo in quanto già tutelate da strumenti specifici di gestione del rischio.
Quali eventi catastrofali sono coperti dalle polizze?
Le polizze obbligatorie devono coprire i danni materiali e diretti causati da eventi naturali quali:
Terremoti e sismi;
Alluvioni, inondazioni ed esondazioni;
Frane e smottamenti.
Il decreto attuativo specifica che la copertura assicurativa deve garantire la ricostruzione, il rimpiazzo o il ripristino dei beni danneggiati per assicurare la continuità operativa delle imprese.
Danni causati dagli eventi catastrofali in Italia negli ultimi anni
Evento | Percentuale dei Danni Totali |
Terremoti | 45% |
Alluvioni e inondazioni | 30% |
Frane e smottamenti | 15% |
Altri eventi naturali | 10% |
Tempistiche e sanzioni per le imprese inadempienti
Inizialmente, l’obbligo assicurativo era previsto per il 1° gennaio 2025, ma il termine è stato prorogato al 31 marzo 2025 con il Decreto Milleproroghe. Sebbene non siano previste multe dirette per le imprese che non rispettano l’obbligo, la mancata stipula della polizza comporterà l’esclusione da contributi pubblici e agevolazioni fiscali in caso di calamità.
Inoltre, anche le compagnie assicurative hanno l’obbligo di accettare la stipula di queste polizze. Un rifiuto da parte della compagnia comporterà una sanzione variabile tra 100.000 e 500.000 euro.
Come vengono determinati i premi assicurativi?
I costi delle polizze saranno calcolati in base a diversi fattori, tra cui:
La dimensione dell’impresa;
Il valore dei beni assicurati;
Il livello di rischio dell’area geografica in cui si trovano i beni aziendali.
Le compagnie assicurative dovranno inoltre adottare criteri di proporzionalità, bilanciando il rischio con il principio di mutualità per garantire che tutte le imprese possano accedere a coperture adeguate.
Il ruolo di SACE e il supporto pubblico
Un aspetto innovativo della normativa è il coinvolgimento di SACE Spa, società controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che potrà coprire fino al 50% degli indennizzi. Questa misura garantirà maggiore stabilità al mercato assicurativo e incentiverà la partecipazione delle compagnie private.
Conseguenze per le imprese e prospettive future
Questa nuova normativa rappresenta un passo importante per la protezione del sistema produttivo italiano.
I vantaggi principali includono:
Maggiore tutela delle aziende contro eventi catastrofali;
Riduzione della necessità di interventi pubblici straordinari;
Promozione di una cultura della prevenzione del rischio.
D’altra parte, il pagamento del premio assicurativo rappresenta un nuovo onere per le imprese, in particolare per le PMI. Sarà quindi fondamentale monitorare l’applicazione della normativa per garantire l’accessibilità delle polizze e un corretto equilibrio tra obblighi e incentivi.
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