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Buca in Autostrada, risarcimento auto danneggiata

La responsabilità è del gestore dell'autostrada (ex art. 2043 cc) per i danni subiti dall'utente stradale allorché la insidia non sia visibile e prevedibile.

Introduzione.

Le Autostrade sono affidate a enti gestori che ne curano l’efficienza; eventuali incidenti dovuti a una cattiva manutenzione sono di responsabilità dell’ente gestore, salvo che questi dimostri che il sinistro è dipeso da eventi imprevisti e imprevedibili.

La presenza di detriti, di corpi estranei, crepe o buche in mezzo all’autostrada, qualora sia causa di un incidente o provochi danni ai veicoli, determina la responsabilità dell’ente gestore.

È possibile cioè proporre una causa contro quest’ultimo al fine di ottenere il risarcimento del danno .


La Responsabilità:

In caso di danno in autostrada, è indispensabile seguire alcune basilari regole stabilite dalla legge per avviare la procedura di richiesta di risarcimento ad Autostrade per l’Italia.

In base all’art. 2051 c.c., il custode di una strada è tenuto a risarcire tutti i danni provocati dalla strada stessa, anche se egli non ne ha colpa o non si trova in malafede.

L’unica esclusione può riguardare il “caso fortuito”, ossia la dimostrazione che il sinistro si è verificato per una causa “imprevedibile” e “inevitabile”, pertanto del tutto indipendente dalla sfera del custode.

È il caso, ad esempio, di un incidente stradale causato dall’alta velocità o dalla violazione delle altre norme stradali da parte di uno dei conducenti.

L’ipotesi della strada dissestata, con buche o crepe, è un classico esempio di responsabilità da parte del custode della strada stessa, pertanto l’automobilista ha diritto a ottenere il risarcimento del danno.


La prova dell’incidente:

Bisogna innanzitutto procurarsi una o più prove tangibili della causa e dell’effetto del danno alla propria autovettura.

  1. Dunque è certamente opportuno, in primo luogo, fotografare il luogo e la causa del sinistro (es. la buca) e fotografare la zona antistante, al fine di determinarne con esattezza il luogo e la sua conformazione.

  2. È poi opportuno telefonare alla centrale della polizia stradale più vicina per chiedere un intervento. La telefonata dovrà essere verbalizzata dalle autorità e tale verbale potrà costituire, in un secondo momento, la prova dell’avvenuto sinistro.

  3. La presenza di testimoni all’interno dell’abitacolo del mezzo, pronti a confermare la dinamica del sinistro, potrà essere estremamente utile in caso di contestazioni da parte del responsabile.


Come ottenere il risarcimento:

A questo punto, sarà necessario rivolgersi ad un'agenzia di Infortunistica stradale al fine di predisporre la pratica per la richiesta risarcitoria.

Ossia, anzitutto, inviare una raccomandata all'Ente responsabile del tratto, con la quale fare espressa richiesta di risarcimento di tutti i danni subiti e dimostrabili.

Se si decide di far riparare l’auto prima del risarcimento, perché diversamente non potrebbe essere utilizzata o risulta antiestetica, è necessario conservare la fattura della carrozzeria o del meccanico e una serie di fotografie che ritraggono il mezzo prima dell’intervento riparatore.

Tanto al fine di poter ricostruire, successivamente, il tipo di danni verificatisi.

Qualora Autostrade per l’Italia non dovesse rispondere entro breve termine, sarà possibile avviare una procedura di conciliazione.

  1. Se da tale conciliazione sarà possibile giungere a un accordo soddisfacente per il danneggiato, verrà tale accordo sottoscritto dalle parti e reso immediatamente esecutivo.

  2. Qualora, invece, l’accordo non dovesse raggiungersi, l’automobilista danneggiato, coadiuvato dal proprio patrocinatore, potrà iniziare una procedura legale dinnanzi al Tribunale o al Giudice di Pace competente.

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