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Rimborso Inail incidente in itinere.

Con le ultime sentenze dei tribunali, diventa sempre più difficile che l’Inail (l’istituto per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro) ti possa riconoscere il risarcimento del danno.



Hai fatto un incidente d’auto mentre ti stai recando in ufficio?

Tutte le volte che l’uso dell’automobile non viene reputato necessario, l’indennizzo viene negato.

E tanto è stato di recente confermato dalla Cassazione.

Il lavoratore, insomma, deve tentare, quando possibile, di utilizzare i mezzi pubblici o, in alternativa, andare a piedi se il percorso non è distante.

In gergo tecnico si chiamano “sinistri in itinere” (in latino, significa “in viaggio”):

sono gli incidenti che, solo in presenza di determinate condizioni, vengono per legge equiparati agli incidenti che accadono sul posto di lavoro.

Le condizioni principali per ottenere il risarcimento sono:

  1. la percorrenza del tragitto più logico (quindi, niente deviazioni per fare la spesa o per pagare le bollette). Di recente, però, con una nuova interpretazione, l’Inail ha riconosciuto la possibilità di ottenere l’indennizzo se il tragitto è stato interrotto e deviato per accompagnare il figlio a scuola;

  2. l’assenza di adeguati mezzi pubblici lungo quel tragitto;

  3. l’orario consueto per recarsi al lavoro.

I nostri esperti di infortunistica stradale aggiungono che, rispettate queste condizioni, in caso di incidente “in itinere”, dovrai certamente inoltrare la richiesta di risarcimento (se, nel sinistro, hai ragione) alla tua compagnia assicuratrice: si tratta infatti della polizza Rc-auto prevista obbligatoriamente dalla legge e che è cosa ben diversa dal risarcimento dell’Inail.

Quindi dovrai denunciare il fatto anche all’Inail, che stabilirà se coprire i danni fisici che hai subìto.


La Cassazione

Con la sentenza in commento, la Suprema corte riduce ulteriormente i casi di risarcimento. In particolare, essa specifica che, per ritenere consentito l’utilizzo dell’auto onde recarsi al lavoro, senza perciò compromettere il risarcimento in caso di infortunio “in itinere”:

  1. la distanza deve essere di oltre 600 metri,

  2. il percorso seguito deve avere una sua logica,

  3. il ricorso all’auto deve essere effettivamente necessario.

Al di fuori di queste ipotesi, il modo “più sicuro” per andare a lavorare è l’uso dei mezzi pubblici e, se possibile, delle proprie gambe.


Tabella punti invalidità INAIL

Approvata con il Decreto del Ministero del Lavoro il 12 luglio del 2000, la tabella delle menomazioni viene utilizzata dall’INAIL per calcolare gli indennizzi per il danno biologico da infortunio sul lavoro e malattia professionale.

Per ciascuna voce di riferimento, viene indicato un punteggio (da 0 a 100) che indica il punto di invalidità permanente assegnato.

È bene sottolineare che non si tratta di un valore assoluto, ma bensì di un riferimento che il medico legale utilizzerà per valutare il danno nella sua completezza.


Puoi scaricare la tabella dei disturbi e delle menomazioni diverse dalle fratture qui:




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