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Infortunio in piscina

La responsabilità del gestore dell'attività e ruolo del bagnino

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Introduzione:

Quando si verifica un infortunio in piscina, spiegano i nostri esperti di risarcimento danni, la responsabilità civile e penale ricade sempre sul gestore dell'impianto, nonostante la presenza del bagnino.

Il gestore ha il dovere di garantire la sicurezza e l'incolumità degli utenti attraverso:

  1. un'adeguata organizzazione,

  2. un'adeguata sorveglianza,

  3. il rispetto delle norme di sicurezza.

La responsabilità del bagnino, invece, dipende dalla sua effettiva capacità di intervenire. Esploreremo questo argomento facendo riferimento a una recente sentenza del Tribunale di Bari.


Infortunio: la responsabilità del gestore:

Il gestore dell'impianto ha una posizione di garanzia verso gli utenti e pertanto è responsabile civilmente e penalmente per il risarcimento del danno in caso di infortuni.

È tenuto a garantire la sicurezza con un'organizzazione adeguata, una sorveglianza appropriata e il rispetto delle norme sulla sicurezza.


Ruolo del bagnino:

La responsabilità del bagnino non è automatica, ma dipende dalla sua capacità di intervenire in modo materiale.

Una sentenza della Cassazione ha stabilito che:

il bagnino può essere ritenuto responsabile di omicidio colposo se un utente affoga accidentalmente.

Il bagnino ha l'obbligo di agire per prevenire incidenti che possono verificarsi sotto i suoi occhi.

Ha quindi una posizione di garanzia derivante dalla supervisione dell'impianto.

È importante notare che la sua responsabilità non può essere esclusa a causa di un'occupazione in "nero" o non regolarizzata, poiché la sua presenza effettiva nella struttura è determinante.


Eccezione alla responsabilità del bagnino:

Tuttavia, il Tribunale di Bari ha sollevato un'eccezione in una sentenza recente:

Secondo questa sentenza, il bagnino non è responsabile se non è posto nelle condizioni ottimali per fornire il servizio di salvataggio.

Nel caso specifico, l'assistente bagnante era responsabile della sorveglianza di due piscine con una superficie complessiva superiore al limite massimo di 500 mq e non aveva una visuale ottimale su entrambe le piscine dalla sua posizione.

In situazioni come questa, in cui diventa estremamente difficile prestare il servizio, il bagnino può essere assolto dall'accusa.


Conclusioni:

Nel caso di un infortunio in piscina, la responsabilità principale ricade sul gestore dell'attività, che ha il dovere di garantire la sicurezza degli utenti.

Il bagnino ha un ruolo di vigilanza e soccorso, ma la sua responsabilità dipende dalla sua capacità effettiva di intervenire.

È importante che il bagnino sia posto nelle condizioni ottimali per svolgere il suo lavoro correttamente.

La sicurezza degli utenti rimane una priorità assoluta, e le norme e le procedure devono essere rispettate per prevenire incidenti in piscina.

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