
Grata metallica calpestabile: se cadi chi risarcisce?
La questione è stata affrontata dalla Cassazione in un caso particolare.
La grata di areazione era posta a copertura di un cortile condominiale. Amministrazione o condominio, chi è tenuto a pagare i danni?
Vediamo cosa stabilisce la legge in caso di caduta su una grata sull'asfalto.
La responsabilità del Comune per la strada.
Una grata è un fattore di rischio?
Come fare a ottenere il risarcimento per la caduta sulla grata?
La responsabilità del Comune per la strada
Il principio base è scritto nel codice civile: chiunque è proprietario di una cosa o ne è il custode è responsabile per il danno causato dalla cosa stessa, salvo che dimostri che detto danno è avvenuto per caso fortuito. Tradotto in linguaggio comune: se cadi e ti fai male su un tratto di strada condominiale, paga il condominio; se invece il tratto è comunale, paga la pubblica amministrazione.
Una grata è un fattore di rischio?
La grata di areazione non è, di per sé, un fattore di rischio.
Chi cade perché incespica nella grata non viene risarcito. Una grata può diventare una «insidia o trabocchetto» se parzialmente divelta, irregolare, sporgente, insomma deve costituire una piccola trappola non facilmente percepibile ad occhio nudo.
Come fare a ottenere il risarcimento per la caduta sulla grata?
Per ottenere il risarcimento è necessario quello che tecnicamente viene detto «rapporto di causalità» che – in linguaggio comune – potremmo anche chiamare «rapporto di causa-effetto». In altri termini dobbiamo dimostrare che siamo caduti non per un laccio slacciato, perché ci si è slogata una caviglia o perché un passante ci ha spinto, ma proprio (e solo) per colpa della grata sull’asfalto.
E' bene chiamare immediatamente le autorità perché possano verificare l'insidia e ne diano prova attraverso un verbale, è bene inoltre verificare la presenza di eventuali testimoni che attestino l'evento.