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Risarcimento INAIL: come fare Ricorso

Aggiornamento: 3 mag 2022

Il lavoratore che non ritenga fondato il rifiuto dell’INAIL di corrispondergli un risarcimento può presentare opposizione amministrativa o ricorso giudiziale presso il Tribunale del lavoro.

Premessa:

Il lavoratore che non ritenga fondato il rifiuto dell’INAIL di corrispondergli le prestazioni o che non concordi con la loro misura, può presentare opposizione amministrativa, entro 60 giorni dal ricevimento del provvedimento contestato, seguendo le procedure di cui all’art. 104 del Testo Unico.


L'opposizione:

Può presentare opposizione il lavoratore che non ritiene corrette le valutazioni dell’Istituto in merito a:

  • il grado di menomazione che ha riconosciuto nel suo caso

  • la data di cessazione dell’indennità per inabilità temporanea

  • l'inesistenza di danno permanente

  • la liquidazione della rendita

L’istanza deve essere presentata presso la sede del domicilio del lavoratore e deve contenere:

  • i dati anagrafici, il riferimento all’evento (numero del caso, data dell’infortunio, data del provvedimento),

  • le motivazioni a sostegno dell’opposizione, allegando il certificato medico dal quale emergano gli elementi giustificativi della domanda

L’infortunato assicurato presenta/inoltra la richiesta alla Sede competente in base al domicilio dell’assicurato, tramite:

  • sportello della Sede competente;

  • posta ordinaria;

  • Pec (Posta elettronica certificata).

Se necessario il lavoratore può farsi assistere da un consulente di patrocinio specializzato e, sulla base della delega rilasciata, designa il medico di parte che parteciperà alla collegiale medica.

In ogni caso il procedimento in opposizione si considera concluso nel termine di 150 giorni (o di 210 per le revisioni).


Nel caso in cui l’istanza sia stata rigettata o, se accolta, l’esito non sia soddisfacente, il lavoratore può presentare con l’assistenza di un avvocato, ricorso giudiziale presso il Tribunale del lavoro.

Il termine di prescrizione per il ricorso giudiziale è di tre anni e 150 giorni (210 per le revisioni) a decorre dal giorno dell’infortunio.


Per gli infortuni avvenuti in ambito domestico (assicurazione casalinghe), il ricorso si presenta al Comitato Amministratore dell’apposito Fondo Autonomo Speciale, entro 90 giorni dalla data di emanazione del provvedimento dell’INAIL, per il tramite della Sede che ha emesso il provvedimento stesso.


In caso di decisione negativa del Comitato, o trascorsi 120 giorni dalla presentazione del ricorso senza aver ricevuto risposta, l’assicurato può rivolgersi all’Autorità Giudiziaria.


Per informazioni sulle azioni, loro modalità di svolgimento e prescrizione, è possibile rivolgersi alle Sedi INAIL oppure agli istituti di Patronato che esercitano assistenza gratuita ai lavoratori.


Risarcimento Infortunio sul Lavoro

Forse non tutti sanno che l’infortunio sul lavoro non si limita solamente all’incidente avvenuto nel luogo di lavoro o durante l’orario lavorativo.

  1. La Legge, infatti, prevede che ci si riferisca ad Infortunio sul Lavoro anche nei casi in cui l’incidente avviene “in itinere”, ovvero durante il tragitto di andata e ritorno tra casa e ufficio o comunque, in presenza di elementi collegabili all’attività lavorativa.

  2. Quando si tratta di risarcire un infortunio sul lavoro, non ci si limita a risarcire solamente il danno biologico (fisico) patito dal lavoratore ma, bensì, il suo danno esistenziale, quello morale e quello derivante dall’eventuale perdita delle capacità psicofisiche necessarie a creare future opportunità professionali.

  3. L’infortunio sul lavoro deve essere distinto dalla cosiddetta malattia professionale (detta anche tecnopatia). In entrambi i casi il lavoratore, in occasione dello svolgimento del lavoro, contrae una malattia del corpo, ma solo nell’infortunio sul lavoro la causa della malattia deve essere ricercata in una “causa violenta”.

Per rimanere aggiornato sulle novità del Codice della strada vai alla nostra pagina:

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