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Risarcimento diretto esteso alle compagnie estere operanti in Italia

E’ entrata in vigore il 1° gennaio 2023 la normativa che prevede l’estensione del sistema di risarcimento diretto (Convenzione CARD) alle compagnie assicurative estere operanti in Italia per l’RCA.

Novità del DDL Concorrenza 2022.

Arriva l’estensione della procedura di risarcimento diretto per RC auto anche alle imprese assicurative con sede legale in altri Stati membri che operano in Italia.

La modifica introdotta nel DDL Concorrenza mira ad eliminare un potenziale trattamento discriminatorio a danno delle imprese italiane; infatti, le imprese “comunitarie” non aventi sede legale in Italia godono di un ingiustificato vantaggio, in quanto, non essendo obbligate ad assicurare il risarcimento diretto del danno hanno maggiori possibilità di praticare tariffe più basse.

Il risarcimento diretto è applicabile solo in caso di sinistri che coinvolgono due veicoli e quando le lesioni del conducente danneggiato sono di “lieve entità” ex art. 139, Codice delle assicurazioni provate (CAP).

Art. 31 del 5 Agosto 2022.

Lo ha previsto infatti l’articolo 31 della legge 5 agosto 2022, n. 118 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021) che riportiamo di seguito:

Art. 31: Modifica alla disciplina del risarcimento diretto per la responsabilità civile auto.

  1. All’articolo 150 del codice delle assicurazioni private, di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, il comma 2 è sostituito dal seguente: «2. Le disposizioni relative alla procedura prevista dall’articolo 149 si applicano anche alle imprese di assicurazione con sede legale in altri Stati membri che operano nel territorio della Repubblica ai sensi degli articoli 23 e 24».

  2. Le disposizioni del presente articolo entrano in vigore il 1° gennaio 2023 e si applicano per i sinistri con accadimento da tale data.

Risarcimento diretto esteso, cosa cambia?

Adesso il Governo ha esteso l’obbligo di aderire alla CARD anche alle compagnie di assicurazione con sede legale all’estero in un Paese UE.

La motivazione del provvedimento consisterebbe nel sanare l’evidente disparità di trattamento tra le imprese assicuratrici Italiane e Comunitarie, visto che le prime sono obbligate ad aderire al sistema di risarcimento diretto e, quindi, a sottoscrivere la convenzione CARD sostenendone i costi.

Mentre le altre imprese UE potevano esercitare in Italia senza sottostare agli stessi vincoli economici e burocratici.

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