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Quando un ubriaco provoca un incidente stradale, chi paga i danni.

Per il risarcimento dei danni causati a seguito di un incidente in stato di ebrezza opera la copertura assicurativa, che poi opererà in rivalsa nei confronti del conducente.

Il profilo risarcitorio riguarda la responsabilità civile, e va tenuto separato dall’eventuale responsabilità penale del conducente che guidava in stato di ebbrezza, perché al di sopra di certe soglie alcoliche questa condotta costituisce anche reato.

La maggior parte delle polizze Rc auto prevede una clausola di esonero di responsabilità risarcitoria da parte dell’assicurazione proprio per i casi di conducente che guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche, o stupefacenti; ma:

secondo la giurisprudenza questo riguarda soltanto i rapporti interni tra l’assicurato e la propria compagnia assicuratrice e non può andare a scapito dei danneggiati, che hanno diritto al risarcimento.

Quindi, per dare una risposta sintetica alla nostra domanda possiamo dire che l’assicurazione intanto risarcisce i danneggiati, ma poi si rivale sull’assicurato per ottenere il rimborso e così recuperare le somme versate.

Questa facoltà è consentita dalla legge e le imprese assicurative ne fanno largo uso.


Operatività dell’assicurazione

Se il conducente sotto l’influenza dell’alcool provoca un incidente, la sua assicurazione Rc auto è tenuta a risarcire i danni arrecati a cose e persone, compresi i passeggeri trasportati.

Quanto alla clausola clausola limitativa, o di totale esonero, di responsabilità risarcitoria dell’assicurazione per i casi di guida in stato di ebbrezza (o sotto influsso di sostanze stupefacenti) il Collegio ha ribadito che essa ha soltanto un valore interno tra il contraente e la sua compagnia assicuratrice, ma non può escludere le garanzie di copertura spettanti per legge ai danneggiati.

Inoltre, la clausola esaminata nel caso deciso dai giudici di piazza Cavour prevedeva che:

«l’assicurazione non è operante nel caso di veicolo guidato da persona in stato di ebbrezza nei cui confronti sia stata ravvisata la violazione dell’articolo 186 del codice della strada»;

Per tanto, l’esclusione di operatività della polizza non può essere invocata se non c’è stata contestazione di questa violazione.


La rivalsa dell’Assicurazione

La clausola di esonero di responsabilità non opera nei confronti dei terzi danneggiati, che dunque hanno sempre diritto al risarcimento da parte dell’impresa assicuratrice del veicolo che ha provocato il sinistro.

Tuttavia, essa rimane efficace nei rapporti tra il contraente e l’assicurazione.

Perciò l’impresa assicuratrice può esercitare nei confronti del conducente ubriaco l’azione di rivalsa prevista dalla legge.

Può cioè farsi rimborsare quanto pagato al danneggiato.


È sufficiente il verbale di accertamento dello stato di ebbrezza per la rivalsa dell’assicurazione nei confronti dell’assicurato, dopo il pagamento dei danni.

Non è neppure necessario attendere l’esito del giudizio penale in corso o dell’opposizione alla sanzione amministrativa.

Questa possibilità è consentita, oltre ai casi di guida in stato di ebbrezza, anche quando l’incidente stradale è stato provocato da dolo o colpa grave del conducente assicurato. In tutti questi casi, quindi, l’assicurazione può agire legalmente nei suoi confronti per farsi rimborsare le somme che essa ha già corrisposto ai danneggiati in conseguenza del sinistro, fino al limite del massimale di copertura previsto nella polizza.

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