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Parabrezza danneggiato da un sasso.

E' possibile che a pagare debba essere il veicolo che stava davanti a noi e che ha fatto schizzare il sasso sulla nostra automobile.


Siamo in auto, sentiamo un toc sul nostro parabrezza, vedendolo qualche istante dopo scricchiolare e aprirsi a modi ragnatela, spaccandosi.

Davanti a noi c’era un camion che ha fatto schizzare in alto un sasso e, guarda un po’ il caso, è finito proprio sulla nostra auto.

  1. Come ci comportiamo?

  2. Chi pagherà quel danno?

Per i nostri esperti di infortunistica stradale la risposta non è proprio immediata, perché ci possono essere diverse situazioni che condurranno a diversi esiti.


Parabrezza rotto: è pericoloso?

Un parte fondamentale dell’automobile, che protegge noi guidatori da vento, pioggia, neve e da qualsiasi altro oggetto che possa cadere dall’alto o alzarsi da terra, è il parabrezza.

Di solito questo cristallo può essere temperato o stratificato.

Nel primo caso si tratta di un solo cristallo raffreddato durante la lavorazione; nel secondo caso, da un insieme di fogli poggiati uno sopra l’altro.

Entrambi comunque sono progettati e fatti apposta per essere molto resistenti e proteggere il guidatore.

Capita però che il parabrezza possa rompersi quando viene colpito da un oggetto.

Innanzitutto non bisogna allarmarsi troppo, perché il parabrezza di tutte le auto che acquistiamo è brevettato per impedire, nel caso di rottura, di creare danni e diventare pericoloso per i passeggeri.

La famosa ragnatela che si forma quando il veto si rompe è il classico esempio di protezione:

Nel momento della rottura infatti, i frammenti vengo tenuti insieme dai vari fogli che formano il cristallo (quando è stratificato) oppure da un gioco di incastri che si forma dai pezzi smussanti e senza angoli taglienti (quando il vetro è temperato).

Ciò non significa però che dobbiamo tenercelo così.

Quando si rompe il parabrezza non riusciamo infatti ad avere la stessa visibilità di prima.


Oggetto spacca il parabrezza: che fare e chi paga

Innanzitutto è possibile che a pagare debba essere il veicolo che stava davanti a noi e che ha fatto schizzare il sasso sulla nostra auto oppure l’Ente proprietario o concessionario della strada sulla quale stavamo viaggiando.

Spesso però dobbiamo arrenderci al fatto che a pagare saremo noi.

Ecco come dobbiamo comportarci se incappiamo in questa spiacevole avventura:

  • Il primo consiglio è sempre quello di prendere nota della targa del veicolo per poi effettuare una visura al Pubblico registro automobilistico (Pra) per targa, il registro dove sono iscritti tutti i veicoli che viaggiano su strada (auto, moto e rimorchi). Qui è possibile ottenere tutti i dati che ci servono sul veicolo che riteniamo responsabile. Il costo di questa operazione – gestita dall’Aci – è di circa 8,83 euro, con consegna in due ore lavorative. In seguito dobbiamo rivolgerci all’assicurazione del responsabile, effettuando richiesta di risarcimento.

  • A questo punto la compagnia attiverà le dovute verifiche, per attribuire la responsabilità ed eventualmente pagare.

Ma non è così scontato che ciò avvenga e che ci vogliano risarcire.

Spesso il risarcimento viene negato.


Risarcimento: quando viene negato

Purtroppo non è così semplice stabilire chi sia effettivamente il responsabile nel momento in cui un sasso ci rompe il parabrezza al momento della guida, inoltre, non sempre la colpa può essere attribuita al veicolo che ci viaggia davanti:

La responsabilità potrebbe essere dell’Ente proprietario o concessionario della strada su cui viaggiamo, che per legge ha il dovere di prendersi cura e mantenere in sicurezza della cosa che ha in custodia, cioè del manto stradale.

Deve tenerlo sempre pulito e perfettamente praticabile.

Qualora non lo facesse, il danno potrebbe essere imputabile a lui .

In questo caso è possibile presentare denuncia e chiedere risarcimento del danno a questo Ente.

Può capitare ad esempio che su quella strada l’ente stia effettuando lavori di rifacimento del manto e che ci siano macerie sparse che non vengono opportunamente ripulite.

Per questo è responsabile l’Ente:

E' lui che ha quella strada in custodia ed è lui a doversi preoccupare di renderla sempre praticabile e sicura per chi guida.

Oggetto spacca il parabrezza: la copertura assicurativa

Se però abbiamo sottoscritto una polizza assicurativa che copra i danni ai cristalli dell’auto – la cosiddetta ‘polizza cristalli’ possiamo rivolgerci a loro.

In questo caso contattiamo l’assicurazione e saranno loro a occuparsi di tutto, sia della riparazione che di eventuali sostituzioni del vetro.

Per rimanere aggiornato visita la nostra sezione:


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