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Scopo e utilizzo delle cinture di sicurezza in auto.


Sono viste come un' imposizione eppure DEVONO essere sempre indossate, anche dai passeggeri ospitati dietro.


Devono essere indossate da tutti gli occupanti eppure, secondo le statistiche dei sinistri rilevati, quindi la non totalità degli eventi reali, una quota di utenti pari al 20% non ne fa uso e la quota cresce sensibilmente, nei percorsi brevi e nelle aree urbane.


Per i passeggeri sui sedili posteriori, la percentuale di mancato utilizzo cresce ancor più, con punte fino al 60%, che non indossa mai la cintura di sicurezza quando è seduto dietro, costituendo quindi l’infrazione più diffusa tra gli automobilisti italiani.

Il sistema tecnologico di dissuasione, pure fastidioso, ovvero quel segnale acustico che induce ad allacciare le cinture ed ormai presente sulle auto di ultima generazione, ha portato un lieve miglioramento però sembra che una persona su 3, se ne avesse la possibilità, lo disattiverebbe.


Ma, allora, cosa occorre per rendere percepibile all'utenza, nella giusta misura, che quel tanto fastidioso nastro trasversale sul torace è utile fino a salvarci la vita?

Su base normativa, l’argomento è trattato dall’art. 172 del C.d.S. laddove, sull'uso delle cinture di sicurezza e sistemi di ritenuta, è chiaro quando afferma che:

il conducente e i passeggeri hanno l’obbligo di utilizzarle in qualsiasi situazione di marcia.

Trattandosi di obbligo di legge, sono previste sanzioni per chi viaggia senza cinture di sicurezza, con decurtazione di 5 punti patente e una multa da 80 a 323 Euro nei casi recidivi.

Peccato comunque, spiega InfortunisticaConsulting che si debba ricorrere allo spauracchio delle sanzioni, quando basterebbe dare un'occhiata a questo breve video di Biomeccanica Forense per capirne l'importanza.



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