Risarcimento del danno NON patrimoniale
Risarcimento del danno NON patrimoniale spiegato da Infortunistica Consulting...
Il risarcimento che l’assicurazione deve corrispondere al danneggiato è il cosiddetto danno non patrimoniale.
Si chiama così perché non incide direttamente sul portafogli della vittima. Il danno non patrimoniale è composto di due voci:
danno biologico: è la menomazione fisica o psichica subìta a seguito di un incidente e accertata da un medico.
Si pensi a un arto che, in conseguenza di una frattura, non può più essere articolato in modo perfetto o a un ginocchio danneggiato che non consente di fare più attività sportiva agonistica.
Il danno biologico viene misurato in base a percentuali di invalidità: tanto più elevata è tale percentuale, tanto maggiore è il risarcimento.
A incidere sul danno è anche l’età della vittima: tanto più è giovane, tanto superiore è il danno. Insomma, il danno biologico consiste nelle ripercussioni negative sulle dinamiche abituali e relazionali della propria vita quotidiana;
danno morale: si tratta del danno più difficilmente accertabile perché è forse anche quello più astratto.
È la sofferenza fisica e morale subìta dalla vittima a seguito dell’infortunio; si tratta di un danno di natura strettamente intima, quale ansia, turbamento, disagio, sensazioni, sofferenza interiore.
Il danno morale è risarcibile solo se sono stati commessi illeciti particolarmente gravi quali un reato o la violazione di un interesse (come la salute) tutelato dalla costituzione.