✅ Il risarcimento Danno si distingue dall'indennizzo, vediamo come
Nel nostro sistema giuridico vige il principio per il quale ciascuno deve comportarsi in modo tale da non ledere la posizione altrui, procurandogli un danno.
Come definire un danno?
È un pregiudizio che deriva da un comportamento colposo (ossia causato da negligenza, imperizia o imprudenza) o volontario di un altro soggetto.
Se questo danno è ingiusto la legge impone che il responsabile del comportamento sia obbligato a #risarcire il danno cagionato.
Risarcimento o indennizzo?
Il risarcimento si distingue dall'indennizzo, infatti mentre il risarcimento è l'attività imposta dalla legge per riparare a un danno ingiusto, l'indennizzo è previsto in quei casi in cui non viene causato un danno ingiusto (e quindi non vi sarebbe alcun obbligo di risarcire i pregiudizi creati), ma la legge ritiene comunque opportuno che il soggetto leso riceva comunque una somma per equilibrare una situazione che rischierebbe di diventare ingiusta.
L'esempio più tipico è rappresentato dall'indennizzo previsto dall'art. 2045 del codice civile che stabilisce che chi causa ad altri un danno per salvare se stesso o altri dal pericolo di un danno grave alla persona non è tenuto al risarcimento, ma il giudice può comunque riconoscere una somma al danneggiato a titolo di indennizzo.
Condizioni per il risarcimento
Come abbiamo visto il danno può essere risarcito soltanto se è considerato “INGIUSTO”, cioè se il pregiudizio alla posizione altrui non è giustificato da una norma che impone o consente un determinato comportamento, come accade appunto in caso di legittima difesa.
Danno da incidente stradale
Il danno può anche derivare da un comportamento materiale tra due soggetti che non sono legati da alcun rapporto precedente, come accade nel caso del sinistro stradale.
In questi casi il danneggiato, per potere ottenere il risarcimento, oltre a provare l'esistenza di un danno e il fatto che questo deriva da un comportamento di un terzo, dovrà dimostrare anche che questo comportamento è stato negligente.
Tecnicamente si dice che il danneggiato deve provare la colpa dell'agente.
Errore medico
Infine, vi sono delle situazioni nelle quali anche se le parti non sono legate da alcun contratto si ritiene che, per effetto del particolare rapporto che viene a instaurarsi tra di loro e del contesto in cui ciò matura, i loro obblighi siano regolati come se esse avessero stipulato un contratto.
In caso di violazione di questi obblighi si parla quindi di responsabilità da “CONTRATTO SOCIALE”.
È il caso, ad esempio, del rapporto che lega il medico e la casa di cura al paziente.
Va comunque sempre tenuto presente che il danno può essere risarcito solo se esso è conseguenza immediata e diretta del comportamento del danneggiante. Per questo motivo chi intende richiedere il risarcimento deve sempre dimostrare che il pregiudizio si trova in rapporto di causa-effetto rispetto alla condotta del danneggiante.
Si parla in questi casi di prova del nesso causale.
Il danno va in ogni caso dimostrato sia sotto il profilo della sua sussistenza sia sotto il profilo della sua quantificazione.
In conclusione, vista la complessità della materia, per ottenere il ristoro di un danno subito è consigliabile avvalersi di professionisti specializzati in Infortunistica Stradale.
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