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Occhio alla multa: ecco quando non pagarla


È un lungo approfondimento a cura di INFORTUNISTICA CONSULTING a fornire un utile vademecum per rintracciare eventuali errori formali e sostanziali nelle contravvenzioni elevate a nostro carico dalle forze dell’ordine. Il codice della strada, infatti, prevede una serie di regole rigide da rispettare, anche per quel che concerne le fasi di accertamento, comunicazione, notifica e via discorrendo. Si tratta di forme di tutela verso il trasgressore che, se non rispettate, possono portare all’annullamento della sanzione. Insomma, se chi vi infligge una multa non rispetta le regole, allora non è necessario pagare la sanzione. E si può legittimamente fare ricorso, entro 60 giorni al Prefetto o entro 30 al Giudice di Pace. Vediamo alcuni casi particolari. Contravvenzione incompleta, sanzione può non essere pagata Uno dei vizi formali più comuni è rappresentato dall’assenza di dati necessari,come “le generalità del conducente, l’indicazione dell’agente che la ha elevata, il riferimento alla norma violata”. Il riferimento, spiega Valeria Zeppilli su Studio Cataldi, è l’articolo 383 del d.p.r. n. 495/1992, del regolamento attuativo del Codice della strada: Tale norma stabilisce infatti che i verbali di accertamento delle infrazioni devono contenere l’indicazione del giorno, dell’ora e della località nei quali è avvenuta la violazione, delle generalità e della residenza del trasgressore ed eventualmente del proprietario del veicolo o del soggetto solidale. In essi vanno inoltre indicati gli estremi della patente di guida, il tipo del veicolo e la targa. Infine non vanno omesse la sommaria esposizione del fatto e l’indicazione della norma violata, oltre che le eventuali dichiarazioni delle quali il trasgressore chiede l’inserimento.

Tempi di notifica non rispettati Si tratta in questo caso di un “vizio formale”, che scatta quando la contravvenzione è notificata in ritardo rispetto al termine dei 90 giorni previsto dall’ordinamento Non pagare multe sulle strisce blu fuori dal centro abitato Il riferimento è all’articolo 7 del Codice della strada,che prescrive che i Comuni che dispongono di dispositivi di controllo della durata della sosta o affidano a terzi la gestione dei pagamenti, debbano necessariamente “riservare un’area adeguata da destinare a parcheggio senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta”.

Ticket scaduto: come non pagare la multa Collegata alla questione “strisce blu” è quella delle contravvenzioni elevate a causa di un ticket scaduto, ovvero di sosta prolungata oltre l’orario per il quale è stato acquistato il ticket. In questi casi,bisogna considerare che non si tratta di una violazione al codice della strada, ma “di un inadempimento contrattuale nei confronti del gestore del parcheggio, che dovrà provvedere in altro modo a riscuotere la differenza”.

Dunque in linea teorica ogni contravvenzione potrebbe essere annullata “a meno che non vi sia un’apposita delibera comunale che rende legittimo un tale tipo di contravvenzione”. Segnaletica stradale non leggibile o danneggiata: multe autovelox annullate Questo è un caso particolare per quel che concerne le contravvenzioni “a causa” degli autovelox (delle quali ci occuperemo con uno speciale a parte), disciplinato da una serie di decreti ministeriali e regolamenti.

Nello specifico si ricordi che “agli automobilisti deve essere data preventiva informazione dell’installazione di dispositivi di controllo elettronico della velocità”. Le multe, dunque, possono essere contestate se:

la rilevazione non è segnalata con adeguato anticipo il segnale non è ripetuto dopo ogni incrocio il segnale non è leggibile o non percepibile di notte la segnaletica è posta su un solo lato della strada

INFORTUNISTICA CONSULTING

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