
La presenza di una buca particolarmente grande o apertasi all’improvviso sulla strada non sempre è una vera e propria insidia.
Il Comune è responsabile dell’infortunio avvenuto per la caduta in una buca stradale solo se questa è «insidiosa»: in altre parole, non deve essere visibile facilmente.
Anche se la buca non è segnalata, dunque, non è detto che l’amministrazione debba risarcire il danno al pedone cadutovi dentro o che vi abbia messo il piede.
Infatti
se è vero, da un lato, che l’ente locale è tenuto a una corretta manutenzione delle strade e dell’asfalto, è anche vero che chi cammina sul marciapiede o, comunque, sul suolo pubblico non può farlo “con la testa tra le nuvole”.
Egli deve prestare, comunque, una normale attenzione a dove mette i piedi.
Per cui, se il pedone cade in una buca vistosa, non può pretendere il risarcimento del danno.
Peraltro
non va dimenticato che la P.A. potrebbe non aver avuto il tempo di segnalare la buca apertasi all’improvviso. Il che capita, in particolare, nei grandi comuni o nelle strade particolarmente lunghe, dove il pronto intervento non è materialmente possibile.
È quanto chiarito dal Tribunale di Napoli con una recente sentenza .

Ma quindi le buche vanno segnalate?
In teoria sì, ma anche in caso contrario non è detto che chi vi cade abbia sempre diritto a un indennizzo.
Secondo giurisprudenza costante, il risarcimento al pedone per i pericoli conseguenti a una strada dissestata o su cui non è intervenuta la dovuta manutenzione è possibile solo se in presenza di una «insidia» o un «trabocchetto».
Non basta quindi la norma del codice civile secondo cui il titolare di una strada è responsabile per tutti gli incidenti e le cadute avvenute sul suolo pubblico, salvo che ciò sia avvenuto per caso fortuito .
Il «caso fortuito» può anche essere rappresentato da una condotta colpevole del passante che non abbia prestato la dovuta attenzione alla strada: si tratta, infatti, di un comportamento imprevedibile e inevitabile: si presume infatti che chi cammina lo faccia con quel minimo di cautela richiesto alle persone comuni, cautela che gli impedisce di cadere su buche particolarmente vistose.
Non solo.
Il «caso fortuito» è rappresentato anche da quelle situazioni provocate da una repentina e non prevedibile alterazione della strada, che non possa essere rimossa o segnalata per mancanza del tempo necessario a provvedere . Così, non è ipotizzabile pensare che una buca venga segnalata dopo solo qualche minuti che si è venuta a formare. Chi vi cade non potrà chiedere alcun risarcimento.
Alla luce di quanto messo in evidenza, in caso di infortunio causato da un'insidia nella pubblica via è bene rivolgersi alle società specializzate in infortunistica stradale che, vagliata la dinamica, potranno ricostruire con estrema precisione l'evento traumatico per ottenere il risarcimento danni spettante.
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