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QUANTO TEMPO PER CHIEDERE IL RISARCIMENTO?


I.Consulting:

Incidenti stradali, la prescrizione si realizza dopo due anni che decorrono dalla data dell’incidente e, poi, tornando a decorrere dalla prima richiesta di risarcimento. I.Consulting:Prescrizione breve, anzi brevissima, per le richieste di risarcimento del danno da incidente stradale: l’automobilista si deve attivare entro massimo due anni da quando si è verificato il sinistro. Se, invece, lascia scadere tale termine, l’assicurazione non è più tenuta a versargli alcunché. Per cui, prima che scada l’ultimo giorno del secondo anno, per evitare la prescrizione del diritto al risarcimento, l’automobilista deve inviare all’assicurazione una seconda raccomandata a.r., in modo da interrompere il termine di prescrizione. È quanto prevede il codice civile che, di recente, è stato interpretato da una sentenza del Tribunale di Palermo . Ma procediamo con ordine. I.Consulting:Quando si prescrive il risarcimento del danno da incidente stradale?

La prescrizione del diritto al risarcimento del danno, conseguente a un incidente stradale, è di due anni. In termini pratici, questo significa che l’automobilista, entro tale termine, deve inviare all’assicurazione la richiesta di risarcimento, indicando data e luogo del sinistro, auto coinvolte e relative polizze, descrizione dell’episodio con le relative responsabilità, danni riportati.

Proprio per assicurarsi la prova del rispetto del termine di due anni, è necessario che la denuncia di sinistro sia effettuata mediante l’invio di una raccomandata a.r. o di una email di posta elettronica certificata (Pec). La raccomandata può essere spedita anche a firma del proprio avvocato, ma affinché essa produca gli effetti di interruzione della prescrizione deve essere controfirmata anche dal proprio assistito, ossia il soggetto danneggiato. I.Consulting:

Dal ricevimento della raccomandata, l’assicurazione ha: 60 giorni per offrire un’offerta di risarcimento se l’incidente ha provocato solo danni all’automobile; 90 giorni per offrire ai soggetti lesi (conducente e passeggeri), un’offerta di risarcimento se l’incidente ha procurato anche danni alle persone.

I.Consulting:

Che succede dopo la denuncia di sinistro?

Una volta inviata la raccomandata con la denuncia di sinistro e la richiesta di risarcimento, il termine di due anni inizia a decorrere nuovamente da capo. Quindi il decorso della prescrizione viene interrotto e riparte per altri due anni. La sentenza del Tribunale di Palermo qui in commento precisa che il nuovo termine di due anni – che decorre dopo la prima denuncia di sinistro e richiesta di risarcimento – inizia a decorrere dal ricevimento della precedente raccomandata da parte dell’assicurazione (e non, invece, come un tempo si riteneva, dallo scadere dei 60 o 90 giorni a disposizione dell’assicurazione per presentare l’offerta di risarcimento). Sul punto, in precedenza, si registravano contrasti tra i giudici, ma poi le Sezioni Unite hanno definitivamente chiarito la corretta interpretazione . I.Consulting:

Raccomandata: per interrompere la prescrizione conta il timbro postale?

Bisogna stare attenti a non commettere un errore in cui comunemente si cade. Spesso si crede, infatti, che il rispetto dei termini è garantito dal timbro postale apposto quando la lettera viene spedita. Invece è il contrario: per interrompere la prescrizione è necessario che il destinatario riceva la lettera entro la scadenza del secondo anno (e non già, quindi, che il mittente abbia consegnato il plico all’ufficio delle Poste).

I.Consulting:

Facciamo un esempio per comprendere meglio come stanno le cose. Immaginiamo di aver fatto un incidente il 1 gennaio 2014 e di aver inviato la raccomandata con la richiesta di risarcimento il 1 febbraio 2014. Nel frattempo, svolgiamo tutte le pratiche per accertare i danni subiti, magari il nostro avvocato tentenna prima di avviare la causa: fatto sta che i due anni stanno per scadere. Così decidiamo, prudentemente, di inviare una seconda raccomandata per interrompere di nuovo la prescrizione e farla decorrere da capo. La prescrizione si verificherebbe il 31 gennaio 2016, ossia due anni dopo la prima richiesta di risarcimento (avvenuta il 1 febbraio 2014). Senonché ci rechiamo alla posta all’ultimo minuto, ossia il 28 gennaio 2016, e il postino consegna la lettera all’assicurazione il 3 febbraio 2016. In tal caso perdiamo il diritto al risarcimento. Per evitare infatti la prescrizione sarebbe stato necessario che la compagnia ricevesse la nostra diffida entro il 31 gennaio 2016. Insomma, vale la data di ricevimento della raccomandata e non quella di spedizione. I.Consulting:

Quante volte si può rinnovare la richiesta di risarcimento all’assicurazione?

Come abbiamo detto sopra, per evitare la prescrizione del diritto al risarcimento del danno da incidente stradale è necessario inviare una diffida entro la scadenza dei due anni dal sinistro e, successivamente, entro due anni dal ricevimento – da parte dell’assicurazione – della nostra precedente raccomandata. Ma c’è un numero massimo di richieste che si possono inviare alla compagnia per non far prescrivere il proprio diritto? No. In teoria, quindi, ogni due anni possiamo inviare una diffida, con richiesta di risarcimento e, in questo modo, evitare che il diritto all’indennizzo si prescriva.

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