Si può contestare la multa se la segnaletica stradale è poco visibile, a patto che la mancata visibilità della prescrizione stradale sia effettivamente poco chiara o leggibile per chi procede in auto e il conducente abbia la prova di ciò che afferma spiega Infortunistica Consulting.
Infortunistica Consulting vi spiega meglio Quando la segnaletica verticale non è visibile:
La segnaletica verticale (ossia i cosiddetti “cartelli stradali”) è, di norma, quella più importante perché prevale sempre ossia tanto nel caso di contrasto con quella orizzontale tanto qualora quest’ultima sia poco visibile (perché magari cancellata dalla pioggia e dal tempo) . La segnaletica verticale, tuttavia, deve essere collocata dall’ente titolare della strada in modo che sia chiaramente visibile e/o leggibile dall’automobilista ad una velocità media secondo i limiti prescritti dal tratto specifico di strada e tenendo conto di una vista ordinaria (tale, cioè, da consentire il superamento dei test fisici per la patente o il rinnovo della stessa). La multa è contestabile se la scarsa visibilità del cartello sia tale da poter escludere la responsabilità del conducente assicura Infortunistica Consulting. Questo significa, tanto per fare qualche esempio, che:
il cartello stradale deve essere delle dimensioni e all’altezza stabilita dagli standard ministeriali: ad esempio, il cartello di divieto di transito, che per un difetto di ancoraggio sia sceso dal palo e si sia collocato a metà dello stesso, non è valido; di conseguenza è nulla anche la multa; il cartello stradale non deve essere coperto dalla vegetazione attorno, anche solo in buona parte e non completamente, tanto da non renderlo immediatamente percepibile: un semplice ramoscello che si sia frapposto sul cartello non rende lo stesso inefficace nei confronti degli automobilisti salvo che la copertura sia stata tale da non consentirne l’immediata comprensione; il cartello non deve essere coperto da altri cartelli stradali, anch’essi con ulteriori prescrizioni: l’eccessiva accozzaglia di diverse prescrizioni stradali, tutte tra loro difformi in colori, messaggi e dimensioni rende poco percepibile al conducente i vari obblighi e divieti ; il cartello non deve essere stato scarabocchiato con spray e graffiti, tanto da renderne illeggibile il contenuto, ma deve essere chiaro e immediatamente percepibile; il cartello non deve essere stato spostato e rivolto da un altro lato della strada, ma deve essere prospiciente il senso di marcia dell’automobilista. Il rigore di questa prescrizione può essere mitigata in caso di cartello di divieto di sosta, il quale può ben essere letto dall’automobilista nel momento in cui scende dall’auto e, quindi, a piedi verifica se sul lato del marciapiedi è presente un cartello che vieta di lasciare l’auto; il cartello non deve essere stato spostato dal vento; il cartello non deve essere scolorito dagli agenti atmosferici e dal sole, tanto da renderlo non leggibile: la pubblica amministrazione, proprietaria della strada, ha infatti sempre l’obbligo di conservare in buon stato di manutenzione i cartelli stradali.
Come contestare la multa per cartello poco visibile
Secondo Infortunistica Consulting ,L’automobilista deve dare dimostrazione che, pur adottando la diligenza del caso, non ha avuto la possibilità di percepire il cartello ed il suo significato. Nell’ambito del processo civile, la prova può essere generalmente fornita con: documentazione fotografica; dichiarazioni testimoniali. Quanto alla documentazione fotografica, essa deve essere stata acquisita dall’automobilista prima della causa, onde evitare che il cartello possa essere regolarizzato in un momento successivo all’elevazione della multa. Attenzione però: la semplice foto potrebbe essere facilmente contestata poiché non vi è certezza della data in cui la stessa è stata fatta. Pertanto, per contestualizzarla in senso temporale, si potrà: scattare una foto al cartello con una copia di un quotidiano del giorno, in modo tale da dimostrare che, a quella precisa data, il segnale si presentava in quel particolare modo “viziato”; avvalorare la foto con la dichiarazione di un testimone che confermi che, alla data della multa, il segnale si presentava per come riprodotto sulla foto. In assenza della fotografia, si può anche chiamare a testimoniare un altro soggetto (magari il passeggero presente in auto) che possa confermare lo stato di cattiva manutenzione del cartello stradale.
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