
Multe: sorpasso vietato con la striscia continua o nelle corsie di emergenza, la segnaletica e il funzionamento dei sorpassometri. Non tutti gli automobilisti sono a conoscenza di un nuovo strumento di controllo elettronico delle infrazioni al codice della strada: si chiama sorpassometro e consiste in una telecamera (peraltro abbastanza vistosa) piazzata su lunghi pali per riprendere tratti dove è vietato il sorpasso. Ad essa sono collegate delle spire affossate nel terreno. Servono – come suggerisce il nome stesso – per fotografare l’automobile che, in violazione delle norme del codice della strada, effettua un sorpasso vietato. In genere i sorpassometri sono collocati in prossimità delle strade a striscia continua, dove è particolarmente pericoloso invadere l’opposta corsia di marcia. Li si trova, però, anche in occasione delle corsie di emergenza dove, nonostante il divieto, gli automobilisti spesso tendono a sconfinare in occasione di ingorghi o per evitare il tutor (che non ha sensori proprio sulla corsia di emergenza e quindi può essere eluso percorrendola). Come gli autovelox, possono essere agevolmente spostati da un luogo a un altro e, di recente, sono stati modificati in modo tale da operare in modo automatico: pertanto ora possono restare accesi anche quando in sala operativa non c’è alcun agente disponibile a osservare in diretta le immagini. In un momento successivo l’agente visionerà i filmati registrati dal sorpassometro, in modo da valutare se le infrazioni effettivamente sussistano o no. Così partiranno le multe sulla base del riconoscimento delle targhe. Non sono numerosi come gli autovelox, tuttavia presenti nelle strade maggiormente pericolose, spesso i sorpassometri sono tarati solo sul controllo dei mezzi pesanti (camion e pullman). Come funziona il sorpassometro
Al passaggio dell’automobile sulle spire, il sistema informatico presente nell’unità server scatta varie foto dell’infrazione e salva un filmato contenente i 5 secondi precedenti e 10 successivi alla stessa. Le foto vengono poi inviate alla sede operativa che scarta i casi non costituenti illecito o quelli dubbi, mentre gli altri li invia al comando operativo provinciale di competenza dove un addetto alla Polizia emette il verbale. La sanzione
Le sanzioni per il sorpasso non autorizzato sono le seguenti: – sorpasso della striscia continua senza il segnale di divieto e senza incorrere in altre situazioni più pericolose: multa di 41 euro, 84 se effettuata fuori città, oltre alla decurtazione di 2 punti dalla patente; – in presenza del cartello verticale di divieto scatta la multa di 41 euro se il sorpasso è eseguito nel centro urbano, e di 84 euro fuori città. Non è prevista decurtazione dei punti; – se si sorpassa la striscia continua e c’è il segnale di divieto, si arriva a una multa di 82 euro in città, 168 euro fuori città con due punti decurtati dalla patente; – se la manovra di sorpasso presenta requisiti di maggiore gravità collegati al caso concreto (per esempio: in condizione di scarsa visibilità, in curva, negli incroci, presso passaggi pedonali, nei dossi ecc.) la multa va da 162 a 1272 euro, è prevista la decurtazione di 10 punti dalla patente oltre alla possibile sospensione della stessa. Come difendersi dal sorpassometro
Al pari di tutti gli altri strumenti di controllo elettronico, anche il sorpassometro deve essere preceduto dalla segnaletica che ne annuncia la presenza: «Attenzione – tratto soggetto a rilevamento automatico per divieto di sorpasso ». Il riconoscimento della targa avviene con un software di analisi delle scene, istruito per capire quando si sta verificando un sorpasso. L’unico modo per evitare la multa, una volta che si è notata la presenza del sorpassometro, è di interrompere il sorpasso eventualmente già iniziato. Se l’automobilista desiste dalla manovra non può essere più multato: infatti, l’infrazione al codice della strada scatta solo se il sorpasso è stato effettuato completamente, comprensivo del momento di rientro nella propria corsia di destra una volta passati avanti al veicolo che precedeva. - See more at: http://www.infortunisticaconsulting.com