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La sospensione della patente


Infrazioni al codice della strada e sanzioni accessorie: la sospensione della patente, caratteristiche, modalità del ritiro e della restituzione, ricorso. Il pagamento in forma ridotta della multa non è ammesso. Quando infrangiamo il codice della strada, il minimo che ci può capitare è l’arcinota multa. L’odiosa sanzione è, infatti, la conseguenza principale dell’illecito amministrativo. Tuttavia, per alcune violazioni, ritenute maggiormente gravi dalla legge, il codice prevede anche delle sanzioni accessorie. Un esempio classico di sanzione accessoria è quella della perdita dei punti. Ancor più afflittiva, invece, è sicuramente la sospensione della patente. In questo caso, infatti, per un periodo limitato, dobbiamo rinunciare al titolo che ci abilita ed autorizza a poter circolare con il proprio mezzo. La gravità di tale sanzione è ancor più sentita se, a subirla, è una persona che “lavora con la patente” : si pensi all’autista oppure semplicemente a colui, che per esigenze lavorative, si sposta frequentemente con la propria vettura. In questo articolo, cerchiamo di comprendere meglio questa sanzione accessoria.

Perché quando prendo una multa mi sospendono la patente ? Come ho già detto si tratta di una sanzione accessoria conseguente ad un infrazione del codice della strada. Essa è prevista soltanto in alcuni casi, tassativamente indicati dalla legge. Tra i vari ricordiamo i più frequenti: l’eccesso di velocità (limite superato di almeno 40 km /h), la guida con un tasso alcolemico oltre i limiti consentiti. Ove prevista, quindi, al pagamento della multa, per il trasgressore si aggiunge la sospensione della patente per un periodo limitato di tempo. Essa è ritirata dall’Agente accertatore (ad esempio la polizia stradale), il quale provvede a trasmetterla al Prefetto entro cinque giorni. Nei quindici successivi, il provvedimento sarà adottato dal Prefetto, il quale decreterà e stabilirà la durata della sanzione. Tale decisione è debitamente comunicata all’interessato. Durante il periodo di sospensione, il cittadino non può guidare e ove lo facesse nonostante tutto, incorrerebbe nell’ulteriore sanzione della revoca della patente, del fermo amministrativo del mezzo per tre mesi, oltre, ovviamente ad una multa salatissima . Al termine del periodo stabilito, la patente è restituita: l’interessato potrà ritirarla presso la Prefettura oppure, su richiesta, presso un organo di polizia sito nelle vicinanze della sua residenza. Posso fare ricorso avverso la sospensione della patente? Certamente. Avverso il decreto di sospensione della patente, è possibile fare ricorso al Giudice di Pace territorialmente competente. Questi è quello del luogo in cui è stata commessa la violazione [2]. Il termine per proporre ricorso è di trenta giorni dalla data della notifica del provvedimento. Ovviamente, se il periodo di sospensione è alquanto breve (ad esempio 30 o 45 giorni nei casi più lievi) non vale la pena proporre alcuna impugnativa, alla luce dei tempi biblici della giustizia italiana. In questo caso, magari, vi limiterete a ricorrere contro la sanzione amministrativa principale, ove ne sussistano i presupposti, chiedendo la sospensione (sperando che sia accolta) delle sanzioni accessorie. Avvaletevi sempre dell’assistenza di un legale : chiedete un preventivo scritto e non avrete sorprese. Ricordate che non è ammesso ricorso al Prefetto contro la sospensione della patente. Se vengo multato e mi ritirano la patente per la sospensione, posso pagare la sanzione ridotta? Il codice della strada elenca i casi in cui non è ammesso il pagamento in forma ridotta. Esso, ove possibile, consiste in una riduzione del 30% della sanzione minima stabilita dalla norma violata, se tale versamento avviene entro cinque giorni dalla contestazione o notificazione dell’illecito amministrativo. Tra le ipotesi previste, in cui il pagamento in forma ridotta non è ammesso, risulta esserci quella in cui, accanto alla sanzione principale, è comminata quella accessoria della sospensione della patente [3]. In questo caso, come negli altri similari, il trasgressore, prima di pagare, deve attendere un’apposita comunicazione proveniente dal Prefetto territorialmente competente. Tale circostanza è oggetto di specifica indicazione all’interno del verbale di accertamento dell’infrazione. In conclusione non siete ammessi al pagamento in forma ridotta e dovete attendere la predetta comunicazione prima di poter estinguere il vostro debito. - See more at: http://www.infortunisticaconsulting.com

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