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Omissione di soccorso per chi investe il pedone e poi va via


Investimento del pedone: obbligo di fermarsi e fornire le proprie generalità; la sosta momentanea non esclude il reato. Se investi un pedone, hai l’obbligo di fermarti, prestare soccorso, fornire le tue generalità ai fini del risarcimento ed, eventualmente, attendere l’arrivo delle autorità per l’identificazione e i rilievi: diversamente si configura il reato di omissione di soccorso. È ugualmente colpevole il conducente che, dopo l’investimento, si ferma, ha una discussione con l’infortunato per accertarsi che stia bene e poi riprende la marcia. Lo ha chiarito dalla Cassazione con una recente sentenza [1]. Secondo la Corte, è ugualmente responsabile colui che, rimasto coinvolto in un sinistro stradale con danni alle persone, si limita ad effettuare una sosta momentanea, non sufficiente a garantire l’adempimento degli obblighi di fermarsi e di fornire le proprie generalità ai fini del risarcimento, pur essendo consapevole di aver causato un incidente idoneo a provocare danno alle persone. Questo a prescindere sia dall’accertamento degli effettivi danni riportati dal pedone (da valutarsi in un momento successivo), sia dall’accertamento sulle responsabilità del sinistro (ossia se la colpa dell’investimento sia del pedone o dell’automobilista). L’obbligo di prestare soccorso scatta comunque. È evidente, infatti, secondo il Supremo Collegio, anche solo a fronte dell’impatto tra veicolo e pedone, che l’incidente è suscettibile di provocare danni alla persona, danni che l’imputato di certo non può escludere solamente perché il pedone si è alzato dal suolo. - See more at: http://www.infortunisticaconsulting.com

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