
Se non sottopongo mio figlio alle vaccinazioni obbligatorie rischio delle sanzioni? Le vaccinazioni obbligatorie sono: – antidifterica ; – antitetanica ; – antipoliomielitica ; – anti epatite virale B . Le altre vaccinazioni sono facoltative o comunque non obbligatorie.
I genitori che scelgono di non vaccinare i propri figli: – sono periodicamente invitati a dei colloqui informativi dall’Asl di appartenenza; – rischiano una blanda sanzione pecuniaria (si pensi, ad esempio, all’ammenda da 20.000 a 100.000 lire per la mancata vaccinazione antitetanica o alla sanzione amministrativa da 100.000 a 500.000 lire per la mancata vaccinazione anti epatite virale di tipo B) che, peraltro, non è attuata neppure in tutte le regioni. Queste ultime, infatti, si sono dotate di normative proprie, grazie alle quali il Veneto ha temporaneamente sospeso l’obbligatorietà dei vaccini [5] e diverse altre regioni hanno stabilito di non applicare le suddette sanzioni (si pensi, ad esempio, al Piemonte ); – sono responsabili degli eventuali danni subiti dai minori per la mancata vaccinazione. In passato, però, le disposizioni in materia erano ben più rigide: – fino al 1994, i genitori che non sottoponevano i figli alle vaccinazioni obbligatorie potevano essere segnalati al Tribunale dei minori ed era consentita la vaccinazione “forzata”, anche con l’ausilio della forza pubblica ; – fino al 1999, poteva essere impedito al minore non vaccinato di andare a scuola (esclusione scolastica). Oggi, invece, gli istituti scolastici non possono più rifiutare l’ammissione di un bambino non vaccinato alla scuola dell’obbligo o agli esami, nonostante all’atto dell’iscrizione venga ancora richiesto il certificato o copia del libretto vaccinale . L’Organizzazione mondiale della Sanità ha diffuso una serie di indicazioni di carattere generale, rivolte ai genitori che scelgono di non vaccinare i propri figli, ponendo l’accento su rischi e responsabilità. L’OMS fa leva sull’importanza di: – comunicare sempre agli operatori sanitari lo stato vaccinale del proprio figlio, anche se lo si sottopone a un semplice controllo; – prestare la massima attenzione nelle occasioni in cui si viaggia col minore non vaccinato, informandosi sulle malattie infettive eventualmente presenti nei luoghi in cui andare; – imparare a riconoscere i possibili segni o sintomi delle malattie infettive per le quali il minore poteva essere vaccinato, ma non lo è stato, in modo tale da avere una maggiore consapevolezza e tempestività nel richiedere una assistenza medica mirata. - See more at: http://www.infortunisticaconsulting.com