
L’acquirente che abbia ricevuto un’auto con optional diversi o in meno rispetto a quelli richiesti può recedere dal contratto, rifiutare l’auto e pretendere il doppio della caparra versata.
Acquisto di auto da un concessionario: che succede se l’acquirente firma la proposta di acquisto chiedendo che il mezzo abbia determinati optional e poi, alla data della consegna, si accorge che esso è difforme (per esempio, manca il tettuccio apribile, o il colore non è metallizzato o ancora non c’è il navigatore satellitare integrato)? Quali diritti ha? A dirlo è una ordinanza della Cassazione di ieri. Secondo la Corte, l’acquirente può rifiutare il mezzo e, se il contratto lo prevede, chiedere il doppio della caparra versata all’atto della prenotazione.
Questo perché la compravendita è pienamente valida anche se ha ad oggetto cose determinate solo nel loro genere o cose da costruire (il passaggio di proprietà si verificherà solo all’immatricolazione, ossia con l’individuazione concreta dell’automobile).
Dunque, la cosiddetta “proposta di acquisto” in realtà altro non è che un regolare contratto di compravendita, comunque il rivenditore lo voglia chiamare. E il consumatore resta pienamente tutelato in caso di inadempimento della casa madre.
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