
Tutti gli strumenti per il controllo elettronico della velocità dei veicoli devono essere sottoposti a verifiche periodiche di funzionalità e taratura: lo dice la Corte Costituzionale.
Non solo l’autovelox, ma anche il tutor, il telelaser, il photored e, insomma, tutti gli strumenti per il controllo elettronico della velocità dei veicoli devono essere sottoposti a verifiche periodiche di funzionalità e taratura: è questo l’ordine della Corte Costituzionale appena reso noto con la pubblicazione di un’importante sentenza che riguarda tutti gli automobilisti.
Taratura degli autovelox
La questione della taratura degli autovelox, dei tutor e di tutti gli altri apparecchi di controllo elettronico della velocità è stata più volte al centro di numerose sentenze. Di recente, la Cassazione ha sostenuto che nessuna norma (nazionale o comunitaria) impone la necessità di taratura dello strumento di controllo elettronico della velocità dei veicoli: un orientamento, questo, condiviso in più aule dei tribunali. Così i giudici di pace, in gran numero, hanno rigettato i ricorsi degli automobilisti, fondati sul difetto di taratura degli autovelox, proprio perché si tratterebbe di un adempimento che non trova previsione in alcuna legge .
Oggi, la Corte Costituzionale rivoluziona questa impostazione e spezza definitivamente una lancia in favore degli utenti della strada: qualsiasi strumento di misura – specifica la sentenza in commento – specie se elettronico, è soggetto a variazione delle sue caratteristiche e quindi a variazioni dei valori misurati dovuti ad invecchiamento delle proprie componenti e ad eventi quali urti, vibrazioni, shock meccanici e termici. Pertanto, deve essere sempre sottoposto a controlli periodici e a taratura, onde evitare il rischio di errori che potrebbero andare a discapito delle tasche dei conducenti.
Insomma, è irragionevole, secondo la Consulta, esonerare da verifiche periodiche gli autovelox, i tutor, i telelaser, i photored e tutta la galassia di strumenti di controllo elettronico delle infrazioni del codice della strada. Solo, infatti, un costante controllo della funzionalità di tali apparecchi può garantire l’effettività degli accertamenti.
Viene così dichiarato costituzionalmente illegittimo il codice stradale nella parte in cui non prevede l’obbligo di sottoporre a verifiche periodiche e di taratura tutti i sistemi elettronici di controllo della velocità dei veicoli.
Ed quali, saranno le conseguenze sui ricorsi al giudice di pace? Per gli automobilisti si apre una lunga serie di sentenze di accoglimento. Almeno finché le amministrazioni non avranno adeguato le procedure interne. Ne abbiamo parlato nell’articolo: “Autovelox e tutor: da oggi le multe sono incostituzionali“.
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