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Slittare sull’asfalto a causa di foglie e acqua: a risarcire è l’Anas


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L’ente proprietario della strada deve evitare che il manto stradale presenti fonti di pericolo e, in caso di cattiva manutenzione, deve risarcire i danni subiti dai conducenti.

L’ente proprietario della strada deve risarcire i danni causati agli automobilisti dalla cattiva manutenzione del manto d’asfalto, anche se ad occupare la carreggiata sono solo foglie e fango: in questi casi sussiste infatti una responsabilità per la mancata custodia da parte del titolare della pubblica via. Quest’ultimo deve sempre garantire, per legge, un accesso libero e sicuro a tutti i veicoli e nei limiti delle proprie concrete possibilità di un rapido intervento.

Si tratta di una responsabilità oggettiva, che prescinde cioè da volontà o colpe dell’amministrazione nella determinazione del sinistro: l’ente è responsabile solo per il fatto che un incidente è avvenuto e che esso si sia verificato proprio suolo pubblico. L’unico modo di evitare la condanna è dimostrare il “caso fortuito”.

In un recente caso deciso dal Tribunale di Reggio Emilia, l’Anas è stata condannata al risarcimento dei danni per il cosiddetto effetto acquaplanig, causato dal terriccio, su un’auto sbandata fuori dalla strada.

Ovviamente, è stata necessaria l’acquisizione del verbale dei carabinieri ove veniva attestata la presenza di detriti sul manto stradale. Determinante è stata anche la testimonianza di un automobilista, passato dalla stessa via pochi minuti prima, che ne ha confermato le pessime condizioni. L’Anas invece, che aveva rimosso gli ostacoli solo il giorno dopo, è stata ritenuta responsabile per colpa grave.

www.infortunisticaconsulting.com

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