Alla scadenza annuale del contratto, l’assicurazione non può aumentare immotivatamente e in misura spropositata il premio della polizza rc-auto nei confronti dell’automobilista con una classe di merito invariata: e ciò vale anche se quest’ultimo vive in una zona urbana “calda”, ossia ad alto rischio di sinistri.
Diversamente, l’assicurato costretto, per tale ragione, a rivolgersi a un’altra compagnia, perdendo le condizioni favorevoli già acquisite in anni con la precedente, e dunque dovendo pagare una cifra annuale maggiore, può chiedere il risarcimento del danno alla ex assicurazione.
A dirlo è una recente sentenza emessa dal giudice di pace di Salerno.
Si configura, in tali casi, una violazione della regola di correttezza nell’esecuzione del contratto da parte di assicurazione, se l’utente è costretto a rivolgersi altrove pagando di più. In pratica, la condotta della compagnia rientra nell’abuso della posizione dominante.
In tal caso, il risarcimento del danno che si può richiedere è quello della maggiore somma che si è dovuto sborsare nel passaggio alla nuova assicurazione ed, eventualmente, in una ulteriore somma liquidata in via equitativa.
- See more at: http://www.infortunisticaconsulting.com